La questione dell'invecchiamento di una traduzione si lega alla possibilità di ritradurre uno stesso prototesto[1] più volte negli anni per diverse ragioni. La più ovvia riguarda il linguaggio adottato nella versione precedente, ormai obsoleto, ma non è l'unica causa.
Secondo Bruno Osimo (2004:38), se si prende in esame una serie di traduzioni di una stessa opera verso una stessa lingua in un certo arco storico, è possibile inferire retroduttivamente gli sviluppi culturali di quel periodo e cercare di intuire le idiosincrasie dei singoli traduttori, i tabù sociali, le influenze socioculturali e le mode lessicali. Parlando di traduzioni datate bisogna considerare che, al di là dell'invecchiamento, esistono anche lettori e critici che hanno bisogno o sono semplicemente curiosi di consultare un'altra versione, un altro punto di vista sul testo originale.
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