Islam

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Il nome di Dio (Allāh) in lingua araba
Una tipica mezzaluna e stella che svetta sulle cupole delle moschee e campeggia sulle bandiere di vari Stati islamici

L'Islam (pronunciato in italiano AFI: /iˈzlam/ -tradizionale- o /ˈizlam/ -comune-[1][2]; in arabo إسلام?, Islām [ʔɪˈslæːm][3]) è una religione monoteista abramitica di carattere universalista. Apparsa nel VII secolo nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, i suoi fedeli, detti musulmani, la ritengono rivelata da Maometto (Muhammad o Mohamed), considerato l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato al mondo da Allah (il dio unico dell'Islam) per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta.

Con circa 2.07 miliardi di fedeli, ossia il 25% della popolazione mondiale,[4][5] l'Islam è la seconda religione del mondo per consistenza numerica (dopo il cristianesimo) e vanta il tasso di crescita più alto.[6][7][8][9] Il 13% dei musulmani vive in Indonesia, che è anche il paese musulmano più popoloso, il 25% nell'Asia meridionale, il 20% in Vicino Oriente, Maghreb e Medio Oriente e il 15% nell'Africa subsahariana.[10] Minoranze considerevoli si trovano anche in Europa, Cina, Russia e America. Il simbolo della mezzaluna e stella, già simbolo della città da diversi secoli, è stato adottato dagli Ottomani con la presa di Costantinopoli nel 1453.

Il testo sacro dei Musulmani è il Corano in lingua araba. È considerato l'ultima rivelazione di Dio, integralmente preservata, secondo i musulmani, dai tempi di Maometto. Altri testi fondamentali, soprattutto per i sunniti, sono gli hadith autentici, una collezione di testi di diversi autori contenente i detti e le azioni di Maometto, che costituiscono la fonte principale per la conoscenza del profeta, considerato il modello supremo per gli uomini di tutti i tempi. Per i Musulmani, l’Islam è il culmine e il completamento della rivelazione divina ai profeti come Adamo, Noè, Abramo e Gesù[11]. Pur con notevoli differenze con l’Ebraismo ed il Cristianesimo nella descrizione del Paradiso, l’Islam insegna l’idea di un giudizio finale in cui le persone saranno ricompensate con il Paradiso o l’Inferno.

Similmente alla Halakhah ebraica, l'Islam prevede un sistema di leggi (la Shari'a) per guidare gli aspetti della vita dell’individuo e delle comunità, così come della società nel suo complesso. La Shari'a si focalizza su cinque obiettivi principali: protezione della vita, protezione della proprietà, protezione della salute, protezione della religione e protezione della dignità.

I principali siti considerati sacri nella religione islamica sono La Mecca (in cui si trova la Kaaba, le cui fondamenta, secondo i musulmani, sarebbero state create da Abramo), Medina (la città dove Maometto emigrò dopo essere stato costretto a lasciare La Mecca in seguito alle persecuzioni degli idolatri Quraysh) e Gerusalemme.

Il testo primario conosciuto come il Ḥadīth di Gabriele (ḥadīth Jibrīl) e tramandato dalla raccolta di hadith autentici, incluso quella di Bukhārī, definisce l'Islam facendo riferimento ai cinque pilastri:

«Un giorno, mentre eravamo seduti accanto al messaggero di Allah (pace su di lui) ecco apparirci un uomo dagli abiti candidi e dai capelli di un nero intenso; su di lui non traspariva traccia di viaggio, ma nessuno di noi lo conosceva. Si sedette di fronte al profeta (pace su di lui), mise le ginocchia contro le sue e appoggiando le palme delle mani sulle sue cosce gli disse: O Muhammad, dimmi cos’è l’Islam. Il messaggero di Allah (pace su di lui) disse: l’Islam è che tu testimoni che non c’è altro dio che Allah e che Muhammad è il messaggero di Allah; che tu compia la preghiera rituale, versi la zakat, digiuni nel mese di ramadan e faccia il pellegrinaggio a La Mecca, se ne hai la possibilità.[12]»

  1. ^ Luciano Canepari, Islam, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  2. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Islam", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  3. ^ Luciano Canepari, Il DiPI. Dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, p. 36, ISBN 88-08-09344-1.
  4. ^ Executive Summary, su The Future of the Global Muslim Population, Pew Research Center. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  5. ^ Table: Muslim Population by Country | Pew Research Center's Religion & Public Life Project, su features.pewforum.org, 27 gennaio 2011. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  6. ^ Daniel Burke, The Fastest Growing Religion Is..., su edition.cnn.com, 3 aprile 2015.
  7. ^ Thomas W. Lippman Retrieved 24 May 2020., No God But God, in U.S. News & World Report, 7 aprile 2008.
    «"Islam is the youngest, the fastest growing, and in many ways the least complicated of the world's great monotheistic faiths. It is based on its own holy book, but it is also a direct descendant of Judaism and Christianity, incorporating some of the teachings of those religions—modifying some and rejecting others."»
  8. ^ The List: The World's Fastest-Growing Religions, su foreignpolicy.com, Foreign Policy, 14 maggio 2007. URL consultato il 24 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2014).
  9. ^ Lippman, Thomas W., No God But God, su usnews.com, U.S. News & World Report, 7 aprile 2008. URL consultato il 24 settembre 2013.
  10. ^ (EN) Mapping the Global Muslim Population, su Pew Research Center's Religion & Public Life Project, 7 ottobre 2009. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  11. ^ John C. Reeves, Bible and Qurʼān : essays in scriptural intertextuality, Brill, 2004, ISBN 90-04-12726-7, OCLC 52773511. URL consultato il 2 aprile 2022.
  12. ^ Saḥīḥ Bukhari, Ḥadīth di Gabriele, su sunnah.com. URL consultato il 12 Marzo 2022.

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