Kepler-309

Kepler-309
Kepler-309
ClassificazioneNana arancione
Classe spettraleK4V[1]
Distanza dal Sole1775 a.l.
CostellazioneCigno
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta19h 50m 02,4s
Declinazione+46° 57′ 41″
Parametri orbitali
Sistema planetario
Dati fisici
Raggio medio0,75[2] R
Massa
0,75[3] M
Temperatura
superficiale
  • 4786±96 K[2] (media)
Luminosità
0,27[3] L
Metallicità182% rispetto al Sole[3]
Dati osservativi
Magnitudine app.12,85 (Banda K)[4]
Nomenclature alternative
KOI-1596[4]

Kepler-309, precedentemente conosciuta come KOI-1596, è una stella nella costellazione del Cigno, distante 1775 anni luce dal sistema solare.[2] Nel 2014 attorno ad essa sono stati scoperti due pianeti extrasolari col metodo del transito, analizzando i dati del telescopio spaziale Kepler[5]. La stella è una nana arancione più piccola e fredda del Sole e i pianeti scoperti, Kepler-309 b e Kepler-309 c, hanno un raggio rispettivamente 1,56 e 2,5 volte quello della Terra ed orbitano ad una distanza rispettivamente di 0,06 e 0,4 UA dalla stella[6]. Data la luminosità di Kepler-309, quasi un quarto di quella del Sole, il pianeta c potrebbe essere all'interno della zona abitabile e quindi sulla sua superficie potrebbe esistere acqua allo stato liquido, elemento indispensabile per lo sviluppo di forme di vita complesse.

  1. ^ Spettri stimati sulla base della sola temperatura, come esposto in A Modern Mean Stellar Color and Effective Temperatures (Teff)#Sequence for O9V-Y0V Dwarf Stars, sito di E. Mamajek
  2. ^ a b c Travis A. Berger et al., Revised Radii of Kepler Stars and Planets Using Gaia Data Release 2, in The Astrophysical Journal, vol. 866, n. 2, ottobre 2018.
  3. ^ a b c Stassun et al., The Revised TESS Input Catalog and Candidate Target List, su exoplanetarchive.ipac.caltech.edu, NASA.
  4. ^ a b KOI-1596 -- Star, in SIMBAD.
  5. ^ Jason F. Rowe et al., Validation of Kepler's Multiple Planet Candidates. III: Light Curve Analysis & Announcement of Hundreds of New Multi-planet Systems (PDF), febbraio 2014.arΧiv:1402.6534
  6. ^ Kepler Discoveries, su kepler.nasa.gov, NASA. URL consultato il 5 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2017).

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