Lacca

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Una scatola rotonda laccata raffigurante scene intagliate di bambini che giocano, dal regno dell'imperatore Qianlong (1735-1796), dinastia Qing della Cina.

La lacca, in senso generale, è una vernice trasparente o colorata, che si asciuga per evaporazione di solventi e spesso anche con un processo di indurimento che produce una finitura dura, durevole, che può assumere qualsiasi livello di brillantezza dall'ultra-opaco all'estremamente lucido e che può essere ulteriormente lucidata a seconda delle esigenze. Il termine lacca viene dal sanscrito lakṣa che significa "centomila", a indicare il numero di insetti dai quali è secreto questo elemento.[1]

Nel linguaggio corrente, il termine lacca viene spesso utilizzato come sinonimo di gommalacca. In realtà, malgrado le somiglianze dei nomi, si tratta di due materiali diversi, che non sono neanche collegati tra loro. La gommalacca è una resina ricavata dagli insetti secreta dalla cimice della lacca (Kerria lacca), che vive in India e nell'Asia sud-orientale. Il solvente della gommalacca è l'alcol. La lacca si basa invece su nitrato di cellulosa (nitrocellulosa) con aggiunta di resine per renderla meno fragile, e la nitrocellulosa a sua volta si ricava dalla polpa del legno o dai cascami di cotone (nitro-fiocco).

Anche se tanto la lacca quanto la gommalacca sono finiture di tipo tradizionale, la lacca dura più a lungo della gommalacca.

  1. ^ Monier-Williams, A Sanskrit English Dictionary, p. 891

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