Lapiti

La battaglia dei Centauri e dei Lapiti - Piero di Cosimo - National gallery.

Nella mitologia greca i Lapìti erano un popolo leggendario che abitava la vallata del Peneo, nella Tessaglia. L'origine dei Lapiti, al pari dei Mirmidoni e delle altre tribù tessale, risale ad un'epoca pre-ellenica. Le antiche genealogie sostenevano che la loro stirpe fosse imparentata con quella dei Centauri: in particolare, secondo una leggenda, Lapite e Centauro sarebbero stati fratelli gemelli figli di Apollo e della ninfa Stilbe, figlia del dio fluviale Peneo.

Lapite era un abile guerriero, mentre Centauro era un essere deforme che visse insieme a dei cavalli e si accoppiò con delle giumente, generando i Centauri, creature metà uomini e metà cavalli. Lapite divenne invece il progenitore della stirpe che da lui prende il nome,[1] e tra i suoi discendenti si trovano re e guerrieri come Issione, Piritoo, Ceneo e Corono, nonché i veggenti Idmone e Mopso.

La madre di Piritoo era Dia, figlia di Deioneo (o Eioneo), mentre, come era comune per molti eroi, egli aveva sia un padre divino che un padre mortale. Il suo padre immortale era Zeus che però, per mettere incinta Dia, aveva dovuto assumere la forma di un cavallo[2], ragion per cui i Lapiti divennero anche abili cavalieri. A loro era attribuita l'invenzione del morso delle briglie. Secondo l'Iliade i Lapiti parteciparono alla guerra di Troia con quaranta navi sotto il comando di Polipete - figlio di Piritoo - e di Leonteo - figlio di Corono.

  1. ^ Omero, Iliade XII.128; Diodoro Siculo IV 69; V 61.
  2. ^ Diodoro Siculo IV 70.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search