Legazione delle Marche | |||||
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La legazione delle Marche all'interno dello Stato Pontificio | |||||
Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | II Legazione | ||||
Capoluogo | Ancona | ||||
Dipendente da | Stato Pontificio | ||||
Suddiviso in | 6 delegazioni, 47 governi + 1 governo del commissario della Santa Casa di Loreto | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1850 | ||||
Causa | Riforma amministrativa di Pio IX | ||||
Fine | 1860 | ||||
Causa | Annessione al Regno di Sardegna | ||||
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Cartografia | |||||
La Legazione delle Marche[1][2] o II Legazione fu una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa istituita da Pio IX il 22 novembre 1850.[3] Confinava a nord con la Legazione delle Romagne e San Marino, a est con il Mar Adriatico, a ovest con la Legazione dell'Umbria e il Granducato di Toscana, a sud con il Regno delle Due Sicilie.
Nel 1859 contava 922.407 abitanti.[1] Il territorio della Legazione delle Marche era suddiviso nelle sei storiche delegazioni di Ancona, Ascoli, Camerino, Fermo, Macerata, Urbino e Pesaro, a loro volta ripartite in 47 complessivi governi: 14 ciascuna nelle delegazioni di Macerata e di Urbino e Pesaro, 7 in quella di Ancona, 6 in quella di Fermo, 5 in quella di Ascoli e uno in quella di Camerino. La Legazione includeva anche il governo del commissario della Santa Casa di Loreto.[1]
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