Lingua daca

Daco
Parlato inDacia
Periodoestinta probabilmente intorno al VI secolo
Locutori
Classificaestinta
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Daco
Codici di classificazione
ISO 639-3xdc (EN)
Glottologdaci1234 (EN)

La lingua daca o daco, chiamata anche lingua dacica o erroneamente[1] lingua dacia,[2] è una lingua indoeuropea parlata dall'antico popolo dei Daci. È stato spesso considerato come appartenente allo stesso ramo indoeuropeo della lingua tracica. Molte delle caratteristiche del daco sono sconosciute e in discussione, dato che poche sono le testimonianze scritte in daco. Ciò che si sa di questa lingua ci viene da:

  • toponimi, idronimi, nomi propri (inclusi nomi di re) e i nomi di circa cinquanta piante scritti in testi greci e romani.
  • le parole di substrato contenute nell'attuale lingua rumena, che è parlata in quasi tutti i luoghi in cui vissero i daci: ci sono circa 400 parole di origine incerta (come brânza "formaggio", balaur "drago", ecc.), alcune delle quali hanno dei corrispettivi in lingua albanese. Queste parole potrebbero essere relitti di lingua dacica rimasti nel romeno, oppure prestiti dall'albanese.
  • iscrizioni in daco; Decebalus Per Scorilo è la più lunga iscrizione nota. Il poeta romano Publio Ovidio Nasone imparò la lingua daca dopo essere stato esiliato a Tomis (odierna Constanța) in Dacia. Egli compose poesie in quella lingua, ma non si sono conservate.
  1. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "dace", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. ^ Vladimir Ivanov Georgiev, Introduzione alla storia delle lingue indeuropee, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1966.

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