Luigi Einaudi

Luigi Einaudi
Ritratto ufficiale, 1948

Presidente della Repubblica Italiana
Durata mandato12 maggio 1948 –
11 maggio 1955
Capo del governoAlcide De Gasperi
Giuseppe Pella
Amintore Fanfani
Mario Scelba
PredecessoreEnrico De Nicola
SuccessoreGiovanni Gronchi

Ministro del bilancio
Durata mandato6 giugno 1947 –
24 maggio 1948
PresidenteAlcide De Gasperi
SuccessoreGiuseppe Pella

Vicepresidente del Consiglio dei ministri
Durata mandato1º giugno 1947 –
24 maggio 1948
ContitolareRandolfo Pacciardi
Giuseppe Saragat
PresidenteAlcide De Gasperi
SuccessoreAttilio Piccioni
Giovanni Porzio
Giuseppe Saragat

Governatore della Banca d'Italia
Durata mandato5 gennaio 1945 –
11 maggio 1948
PredecessoreVincenzo Azzolini
SuccessoreDonato Menichella

Senatore a vita della Repubblica Italiana
Durata mandato11 maggio 1955 –
30 ottobre 1961
LegislaturaI, II, III
Gruppo
parlamentare
Libero-Social-Repubblicano (dall'11 maggio 1955 all'11 maggio 1958),
Misto (dal 12 giugno 1958 al 30 ottobre 1961)
Sito istituzionale

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
Unione Democratica Nazionale (dal 12 luglio 1946 al 17 gennaio 1947)
Liberale (dal 17 gennaio 1947 al 31 gennaio 1948)
CollegioCollegio Unico Nazionale
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato6 ottobre 1919 –
2 giugno 1946
LegislaturaXXV, XXVI, XVII, XXVIII, XXIX, XXX
Sito istituzionale

Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Torino
Durata mandato1943 –
1945
PredecessoreAlfredo Pochettino
SuccessoreMario Allara

Dati generali
Partito politicoPartito Liberale Italiano
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneDocente universitario, economista, giornalista
FirmaFirma di Luigi Einaudi

Luigi Numa Lorenzo Einaudi (Carrù, 24 marzo 1874[1]Roma, 30 ottobre 1961) è stato un politico, economista e giornalista italiano, secondo Presidente della Repubblica Italiana (il primo ad essere eletto dal Parlamento italiano). Fu membro dell'Assemblea Costituente. Intellettuale ed economista di fama mondiale, Luigi Einaudi è considerato uno dei padri della Repubblica Italiana. Ebbe tre figli, Giulio (che fondò la famosa casa editrice che porta il suo nome, la Giulio Einaudi Editore), Roberto (ingegnere e imprenditore) e Mario (politologo e docente universitario).

Vicepresidente del Consiglio dei ministri, ministro delle finanze, del tesoro e del bilancio nel IV Governo De Gasperi, tra il 1945 e il 1948 fu Governatore della Banca d'Italia.

Come capo dello Stato ha conferito l'incarico a quattro presidenti del Consiglio dei ministri: Alcide De Gasperi (1948-1953), Giuseppe Pella (1953-1954), Amintore Fanfani (1954) e Mario Scelba (1954-1955); ha nominato otto senatori a vita: nel 1949 Guido Castelnuovo e Arturo Toscanini (che rinunciò alla nomina), nel 1950 Pietro Canonica, Trilussa, Gaetano De Sanctis e Pasquale Jannaccone, infine nel 1952 Luigi Sturzo e Umberto Zanotti Bianco.

Non poté nominare alcun giudice della Corte costituzionale perché la Corte, pur prevista dalla Costituzione fin dal 1948, fu istituita solo nel 1956, un anno dopo la scadenza del suo mandato.

  1. ^ L'atto di nascita è presente sul Portale Antenati.

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