Mandrillus sphinx

Mandrillo[1]

Maschio, allo zoo di San Francisco

Femmina, al Zoologischer Garten Berlin
Stato di conservazione
Vulnerabile[2]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdinePrimates
SottordineHaplorrhini
InfraordineSimiiformes
FamigliaCercopithecidae
GenereMandrillus
SpecieM. sphinx
Nomenclatura binomiale
Mandrillus sphinx
(Linnaeus, 1758)[3]
Sinonimi

Simia sphinx Linnaeus, 1758

Areale
Areale del mandrillo

Il mandrillo (Mandrillus sphinx Linneo, 1758) è un primate della famiglia Cercopithecidae, le così dette "scimmie del Vecchio Mondo".[4] È una delle due specie assegnate al genere Mandrillus, insieme al drillo (M. leucophaeus). Sia il mandrillo che il drillo erano una volta classificati come babbuini all'interno del genere Papio, ma ora sono classificati all'interno di un proprio genere, Mandrillus.[4] Questa classificazione era dettata dal loro aspetto esteriore, per l'appunto simile a quello dei babbuini, quando in realtà questi animali sono più strettamente imparentati con i cercocebi, del genere Cercocebus. I mandrilli sono originari dell'Africa centro-occidentale, ed il loro areale comprende il sud del Camerun, Gabon, Guinea Equatoriale e Congo. I mandrilli vivono principalmente nella foresta pluviale tropicale, in grandi gruppi o "truppe". I mandrilli hanno una dieta onnivora composta principalmente da frutta e insetti. La stagione riproduttiva raggiunge il picco da luglio a settembre, con un corrispondente picco di nascita da dicembre ad aprile.

I mandrilli sono le scimmie non-antropomorfe più grandi del mondo, nonché le più colorate. Questo animale è classificato come Vulnerabile, dalla IUCN.

  1. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mandrillus sphinx, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, 165, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ (EN) Oates, J. F., Mandrillus sphinx, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  3. ^ Carl von Linne', Systema naturæ. Regnum animale., 10th, Sumptibus Guilielmi Engelmann, 1758, p. 25. URL consultato il 19 novembre 2012.
  4. ^ a b Nowak, Ronald M, Primates of the World, Baltimore, Maryland, The Johns Hopkins University Press, 1999, pp. 151–152, ISBN 978-0-8018-6251-9. URL consultato il 7 settembre 2010.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search