Mani pulite

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Palazzo di Giustizia di Milano, simbolo delle inchieste
Antonio Di Pietro nel 1993-1994, come pubblico ministero del processo Enimont-Cusani. Di Pietro è il magistrato più famoso di Mani pulite.

Mani pulite è la prima e più vasta delle inchieste che descrivono il fenomeno Tangentopoli[1][2]. Con questo termine giornalistico ci si riferisce ad una serie di inchieste giudiziarie condotte in Italia nella prima metà degli anni novanta da parte di varie procure giudiziarie, in particolare quella di Milano, che rivelarono un sistema fraudolento ovvero corrotto che coinvolgeva in maniera collusa la politica e l'imprenditoria italiana.

L'impatto mediatico e il clima di sdegno dell'opinione pubblica che ne seguirono furono tali da decretare il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e l'inizio della Seconda Repubblica, in quanto partiti storici della Repubblica Italiana come la DC e il PSI si sciolsero, venendo sostituiti in Parlamento, nelle successive elezioni, da partiti di nuova formazione o che prima erano sempre stati minoritari e comunque all'opposizione; anche senza un formale cambiamento di regime, si ebbe un profondo mutamento del sistema partitico e un ricambio di parte dei suoi esponenti nazionali.[3]

  1. ^ Enciclopedia Treccani: Tangentopoli
  2. ^ Mani Pulite e Tangentopoli: cosa sono state e perché non hanno cambiato niente
  3. ^ Giorgio Galli, I partiti politici italiani (1943-2004), Milano, Rizzoli, 2004.

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