Matthew McConaughey

Matthew McConaughey nel 2014
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 2014

Matthew David McConaughey (IPA: [ˈmæθjuː ˈdeɪvɪd məˈkɒnəheɪ]; Uvalde, 4 novembre 1969) è un attore e produttore cinematografico statunitense.

Nel 1993 partecipa a La vita è un sogno; in seguito recita in film di vario genere tra i quali Non aprite quella porta IV, Il momento di uccidere, Amistad, Contact e EdTV. Durante il primo decennio del ventunesimo secolo diviene noto come protagonista di numerose commedie leggere e romantiche, tra le quali Prima o poi mi sposo, Come farsi lasciare in 10 giorni, A casa con i suoi e La rivolta delle ex. Dal 2010 si dedica invece a ruoli più impegnativi e acclamati dalla critica in film come Bernie, Killer Joe, Mud, Magic Mike e Interstellar. Nel 2013 l'interpretazione di un cowboy affetto da AIDS in Dallas Buyers Club gli vale il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico[1] e il Premio Oscar come miglior attore protagonista.[2] Nel 2014 viene nominato per un Primetime Emmy Award e per un Golden Globe per il ruolo di Rust Cohle nella prima stagione di True Detective,[3][4] di cui è anche produttore esecutivo.[5]

Da molti considerato un sex symbol,[6] ha figurato più volte nelle classifiche degli uomini più belli al mondo;[7] nell'aprile del 2014 il Time lo menzionò nella sua annuale Time 100 come una delle «persone più influenti al mondo».[8]

  1. ^ (EN) Golden Globes: American Hustle wins three awards, in BBC, 13 gennaio 2014. URL consultato il 16 aprile 2020.
  2. ^ (EN) Emma Saunders, Matthew McConaughey: From Rom-com Star to Oscar Winner, in BBC, 3 marzo 2014. URL consultato il 16 aprile 2020.
  3. ^ (EN) Meredith Blake, Emmys 2014: Bryan Cranston wins for lead actor in a drama series, su Los Angeles Times, 25 agosto 2014. URL consultato il 9 marzo 2024.
  4. ^ (EN) 2015 Golden Globes: full list of nominations, su The Guardian, 11 gennaio 2015. URL consultato il 9 marzo 2024.
  5. ^ (EN) Matthew McConaughey won’t return for season 2 of ‘True Detective’, su The Denver Post, 5 marzo 2014. URL consultato il 9 marzo 2024.
  6. ^ (EN) Matthew McConaughey sex symbol joy, in Female First, Wigan, FemaleFirst Ltd, 10 marzo 2006. URL consultato il 16 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2007).
  7. ^ Gian Luigi Paracchini, Il fascino (in grigio) di Matthew il bello, in Corriere della Sera, 28 dicembre 2013, p. 42. URL consultato il 3 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  8. ^ (EN) Richard Linklater, Matthew McConaughey, in Time, New York, Time USA, LLC, 23 aprile 2014. URL consultato il 18 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2014).

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