Maurice Ravel

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Ravel nel 1925

Joseph Maurice Ravel (AFI: [ʒɔzɛf mɔʁis ʁavɛl][1][2][3]; Ciboure, 7 marzo 1875Parigi, 28 dicembre 1937) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra francese.

È stato spesso collegato all'impressionismo insieme al suo contemporaneo più anziano Claude Debussy, sebbene entrambi i compositori respingessero il termine.

Il suo brano più celebre per orchestra è certamente il Boléro, che si richiama al genere spagnolo del bolero. Molto nota è anche l'orchestrazione, realizzata nel 1922, dei Quadri di un'esposizione di Musorgskij.

Egli stesso descrisse così il suo Boléro: «non c'è forma propriamente detta, non c'è sviluppo, non c'è o non c'è quasi modulazione».[4] E ancora: «come è possibile che questo brano sia così amato, quando in realtà non c’è musica».[5][6] Le orchestrazioni di Ravel sono da apprezzare in modo particolare per l'utilizzo di diverse sonorità e per la complessa strumentazione. Negli anni 1920 e 1930 Ravel era considerato a livello internazionale il più grande compositore vivente della Francia.

  1. ^ "Ravel, Maurice"[collegamento interrotto], Oxford Dictionaries, Oxford University Press. URL consultato il 6 ottobre 2019.
  2. ^ "Ravel", Merriam-Webster Dictionary. URL consultato il 6 ottobre 2019.
  3. ^ Ravel, Maurice, su ldoceonline.com, Longman Dictionary of Contemporary English, Longman. URL consultato il 6 ottobre 2019.
  4. ^ Cesare Orselli, Boléro. Balletto in do maggiore per orchestra - Versione per concerto, su flaminioonline.it, L'Orchestra Virtuale del Flaminio, 20 febbraio 2019. URL consultato il 28 febbraio 2020.
  5. ^ Pino Pignatta, Nel ritmo un elogio alla lentezza (Maurice Ravel, Boléro), su fondazionegraziottin.org, Fondazione Alessandra Graziottin, 6 agosto 2013. URL consultato il 28 febbraio 2020.
  6. ^ Nichols (2011), p. 301.

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