Medici

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Medici
Festina lente
D'oro, a sei palle poste in cinta, di cui la mediana al capo, più grossa, di azzurro, all'arme di Francia, le altre di rosso[1]
Stato Repubblica di Firenze
Ducato di Firenze
Granducato di Toscana
Stato Pontificio
Regno di Napoli
Titoli
FondatoreGiambuono de' Medici
Ultimo sovranoGian Gastone de' Medici
Data di fondazione1169
Data di deposizione1737
Etniaitaliana
Rami cadetti
Gragnano
Bonino
Alamanno
Salvestro
Bernardo
Francesco
Vieri
Zara
Tornaquinci
Cafaggiolo
Popolano
Granducale
Bernardetto
Ottajano
Patrizi
Peruzzi

Rami tuttora esistenti:

(dal XV secolo)
(dal XVI secolo)
Stemma di Casa de' Medici

La casata dei Medici è stata un'antica e potente famiglia nobile italiana di origine toscana, che divenne una delle dinastie protagoniste e di centrale importanza nella storia d'Italia e d'Europa a partire dal XV secolo e fino al XVIII secolo. Il potere mediceo durò quasi ininterrotto, tranne qualche periodo di breve durata, dal 1434, con la signoria cittadina di Cosimo il Vecchio, fino al 1737, con la morte senza eredi del granduca Gian Gastone de' Medici, ultimo della sua dinastia.

Di origine umile e provenienti dalla regione geografica del Mugello, i Medici sono attestati almeno dal XII secolo; le attività delle loro prime generazioni riguardarono la mercatura, la tessitura, l'agricoltura e solo sporadicamente l'attività bancaria. I Medici tuttavia iniziarono la loro ascesa al potere proprio grazie ad un banchiere, Giovanni di Bicci, che fece grande fortuna con il banco da lui fondato, il Banco dei Medici. In tal modo la famiglia acquistò nel tempo ricchezza e lustro, divenendo finanziatrice delle realtà più influenti nel panorama politico europeo, tanto da diventare i banchieri del Papa e a finanziare imprese quali la conquista del Ducato di Milano da parte di Francesco Sforza e la vittoria di Edoardo IV d'Inghilterra nella Guerra delle due rose.

Con il figlio di Giovanni, Cosimo detto "il vecchio", la famiglia ottenne de facto il pieno controllo della Repubblica di Firenze, che si trasformò poi in dignità nobiliare controllando il Ducato di Firenze prima e il Granducato di Toscana poi (saranno loro a volere il titolo di granduchi, per la loro potenza sia economica che politica).

La sorella di Gian Gastone, Anna Maria Luisa de' Medici, ultimo effettivo membro legittimo del ramo granducale, stipulò il celebre "Patto di famiglia" con gli Asburgo-Lorena, in cui lasciava per testamento l'immenso patrimonio artistico e culturale alla città di Firenze. L'accordo prevedeva che i nuovi successori non potessero spostare « [...] o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose, della successione del Serenissimo GranDuca, affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri», come scrisse lei stessa.

Sopravvivono due rami cadetti della famiglia: quello dei Medici di Ottajano, principi di Ottajano e duchi di Sarno, trapiantati nel Regno di Napoli sin dal XVI secolo; e quello dei Medici Tornaquinci, già marchesi di Castellina, rimasti nell'originaria Toscana.

  1. ^ Attilio Offman, Blasonature e note di commento agli stemmi dei Cavalieri Costantiniani, in M. Basile Crispo (cur.), op. cit., p. 530.


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