Migliorismo

Giorgio Napolitano, dirigente del Partito Comunista Italiano ed esponente della corrente migliorista[1], nel 1975

Il migliorismo (termine coniato dal filosofo Salvatore Veca) è una corrente politica italiana sviluppatasi all'interno del Partito Comunista Italiano (PCI), che aveva come leader Giorgio Napolitano (in seguito Presidente della Repubblica Italiana), affiancato da Gerardo Chiaromonte ed Emanuele Macaluso.

  1. ^ Vittorio Vidotto, Napolitano, Giorgio, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 18 febbraio 2021.
    «Dirigente del PCI e poi del PDS [...] Esponente dell'ala del partito definita migliorista (con una sfumatura negativa per gli avversari dentro e fuori il PCI), legato a G. Amendola, N. ha mantenuto uno stile politico e culturale improntato a concretezza e realismo e, in anticipo sui tempi del suo partito, si è mostrato aperto al riformismo, alle socialdemocrazie e all'Europa, intessendo intensi rapporti con i partiti del socialismo europeo.»

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