Mobilizzazione articolare

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Per mobilizzazione articolare si intende la variazione dell'angolo di movimento a carico di una articolazione, a partire da una posizione iniziale e secondo gli assi ed i piani su cui tale movimento può essere eseguito.

Essa può essere di diversi tipi: si parla di mobilizzazione attiva quando la variazione dell'angolo di movimento è causato dall'attività contrattile dei muscoli scheletrici, i quali si inseriscono sui capi ossei che compongono l'articolazione; la mobilizzazione attiva-assistita è una mobilizzazione attiva che avviene in associazione al controllo manuale da parte del fisioterapista; la mobilizzazione passiva si determina grazie all'applicazione dall'esterno di una forza che determina una variazione dell'angolo articolare. Tale forza può essere applicata dal fisioterapista, mediante opportune prese articolari, da un apparato meccanico provvisto di leve mobili o semplicemente dal peso esercitato dalla forza di gravità (come avviene nello squat).

Inoltre, per quanto riguarda la mobilizzazione passiva, essa permette al fisioterapista di percepire elementi fondamentali del movimento, quali endfeel, ampiezza del ROM, se il movimento risulta essere fluido o se ci sono attriti o scrosci tra i capi ossei...


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