Monismo

Disambiguazione – Se stai cercando il termine dal punto di vista religioso, vedi Monismo (religione).

Monismo (dal greco μόνος «solo», «unico») è una dottrina che riporta la pluralità degli esseri a un'unica sostanza o a un unico principio.

Il termine sembra risalire al filosofo tedesco Christian Wolff, che così lo descriveva: «si chiamano monisti (monistae) i filosofi che ammettono un solo genere di sostanza»[1]. Il monismo è una concezione dell'essere che si oppone al pluralismo – o più spesso al dualismo – e che può essere adottata sia dai sistemi idealistici che da quelli materialistici in quanto afferma che tutta la realtà, nonostante l'apparente molteplicità, diversità e mutabilità dei fenomeni, può essere ricondotta a un unico principio unitario. Difatti anche il materialismo e il neoidealismo spiritualista sono considerabili filosofie moniste.

In genere però per il monismo, qualsiasi distinzione tra materia e spirito, tra mondo e Dio[2], come nell'idealismo platonico o nell'hegelismo, è falsa e quindi, secondo una visione monistica, la molteplicità fenomenica e il dualismo percepiti dagli esseri umani sono solo il frutto di una illusoria parvenza sensibile. Allo stesso modo vengono respinti i sistemi del manicheismo e dello gnosticismo, a causa della polarizzazione bene/male.

Accompagna sempre il monismo il determinismo, per il fatto ineluttabile che le parti dipendono necessariamente dal tutto a cui sono legate ontologicamente come suoi aspetti non sostanziali. Solo l'unità, che è nel contempo totalità, ha infatti sostanza reale. Nella filosofia della mente, il monismo può essere abbinato all'emergentismo, una corrente filosofica che sostiene che la mente sia un comportamento emergente del cervello, e che quindi entrambi siano riconducibili a un'unica sostanza.[3]

Sul piano della conoscenza, il monismo non distingue le scienze della natura da quelle spiritualiste. L'edificio scientifico è concepito nella sua unitarietà[4] con interazioni fra la filosofia e la scienza[5].

Talune prospettive (religiose o filosofiche) pseudo-moniste sono definite non-dualismo poiché si oppongono al dualismo tra materia e spirito ma non concepiscono nemmeno un mondo di solo spirito o di sola materia, o un mondo dove sono intrecciate: esse vedono invece nella natura della realtà l'inesistenza di una fondamentale distinzione ontologica tra mente/spirito e materia: il mondo è un unico substrato e una costruzione illusoria, essendo costituita essenzialmente dalla "mente divina", percepita in molteplicità fenomenica solo dell'inganno dei sensi. L'induismo (in particolare la scuola Advaita Vedanta), il buddhismo (specialmente lo zen), il taoismo, il panteismo, il panenteismo, la cabala ebraica (specialmente la cabala lurianica) e altri similari sistemi religiosi o filosofici (ad esempio il pensiero di Schopenhauer, quello di Eraclito, di Heidegger, di Parmenide, di Anassimandro, di Emanuele Severino o di Giordano Bruno) condividono elementi mistici e spirituali che da un punto di vista occidentale possono sembrare monistici, ma sono in realtà non-dualistici. Alcune teorie post-moderne e visioni new Age del mondo si rifanno a questi concetti in maniera sincretistica.

  1. ^ Christian Wolff, 32, in Psychologia rationalis, Sez. prima, 1734.
  2. ^ monismo, in Enciclopedia Garzanti di filosofia, Milano, 1987.
  3. ^ Storia del concetto di emergenza e teoria della complessità., su complexlab.it. URL consultato il 4 agosto 2023.
  4. ^ Patrick Tort, Dictionnaire du darwinisme et de l'évolution, vol. 2, PUF, 1992, pp. 3002-3008.
  5. ^ B. Andrieu, Monisme, in Dictionnaire d'histoire et de philosophie des sciences, Parigi, PUF, 1999, pp. 655-656.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search