Muisca

Lo Zipa soleva ricoprirsi il corpo con oro, e dalla sua zattera offriva tesori alla dea Guatavita nel mezzo del lago sacro. Questa antica tradizione dei Muisca originò la leggenda dell'El Dorado.

Muisca è il nome associato a una civiltà di cultura chibcha che formava la confederazione muisca incontrata dagli spagnoli nell'attuale Colombia centrale, nel 1537. I Muisca comprendevano due confederazioni, la Hunza, il cui governatore era lo zaque, e la Bacatá, che come governatore aveva lo zipa. Le due divisioni si trovavano nella zona corrispondente all'attuale Cundinamarca e Boyacá, nell'area centrale della cordigliera orientale colombiana.

Il territorio dei Muisca si estendeva su un'area di circa 46 972 km² (leggermente più grande della Svizzera), dalla zona settentrionale di Boyacá fino al Sumapaz Páramo, e dalle cime della cordigliera orientale fino alla Valle Magdalena. Confinava con i territori delle tribù Panche e Pijao.

Durante la conquista spagnola vi erano molti abitanti, il numero preciso è sconosciuto. Le lingue parlate erano chibcha, muysca e mosca, che appartengono alla famiglia linguistica chibcha-paezana.[1] L'economia si basava sull'agricoltura, la metallurgia e la manifattura.

  1. ^ Familia lingüística Chibchano-Paezano, in Promotora española de lingüística.

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