Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah

Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS)
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàFerrara
Indirizzovia Piangipane, 81
Coordinate44°50′07.67″N 11°36′48.27″E
Caratteristiche
TipoCarcere, Storia, Resistenza, Ebraismo
Istituzione2003
Apertura2017
DirettoreAmedeo Spagnoletto[1]
Visitatori30 000 (2022)
Sito web

Il Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah (sigla: MEIS), noto anche come ex Carcere di via Piangipane, è dedicato alla storia degli ebrei e della Shoah in Italia; si trova a Ferrara in Via Piangipane 81, nelle vicinanze dell'antica cinta muraria rinascimentale, nel tratto dei Rampari di San Paolo. La struttura, precedentemente adibita a prigione e in seguito a carcere circondariale, dal 2011 è appunto sede del "Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah", animato dal progetto di raccontare più di venti secoli di storia degli ebrei in Italia,[2] non meno che di essere polo culturale di reciproco riconoscimento, incontro e antidoto contro la sottocultura del sospetto e della discriminazione: «Con la creazione del MEIS, lo Stato italiano si è impegnato a offrire al pubblico la prima presentazione organica del patrimonio e dell’eredità dell’ebraismo italiano, nonché una straordinaria opportunità di conoscenza, informazione, storia, identità e turismo culturale».[3][4]

Responsabile della gestione del Museo è la Fondazione MEIS, istituita dal Ministero della Cultura, socio fondatore, in partecipazione con più enti: la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Presidente della Fondazione è dal dicembre 2015 Dario Disegni. Fanno parte del Consiglio di Amministrazione: Gloria Arbib, Daniele Mezzetti, Giovanni Franco Pernisa e Daniele Ravenna. Direttore del Museo è dal giugno 2019 Amedeo Spagnoletto.

Il Museo ha nei suoi interni, oltre agli spazi espositivi, una Biblioteca adibita a consultazione e prestito, una libreria e aula didattica, dei laboratori didattici, un archivio e centro di catalogazione, un auditorium, un ristorante, un bookshop, oltre ad ambienti di visita guidata all'aperto, come "Il giardino delle domande".[2][5]

Come nel caso del Museo storico della Liberazione, «non si tratta quindi [solo] di un museo nel senso più comune del termine, ma piuttosto di un realistico e reale monumento, un documento storico che ne contiene altri e le cui stesse pareti [e gli esterni, nel caso del MEIS,] sono testimoni capaci di suscitare emozione».
Poiché la storia della comunità (ebraica) ha attraversato fasi alterne di integrazione e scambio non meno che tempi di persecuzione, chiusura e isolamento, volontario o forzato che fosse, i documenti e metadocumenti che il museo raccoglie e offre, tra materiali biblioiconografici, le mostre e i percorsi di informazione e altri, riflettono un’esperienza che appartiene alla comunità civile e culturale e in cui essa può rispecchiarsi.[2]

  1. ^ Amedeo Spagnoletto, che ha nel presente quadriennio sostituito alla direzione del MEIS Simonetta Della Seta, è stato Docente, presso varie istituzioni, di Talmud ed Esegesi biblica, di Paleografia ebraica e di Diritto ebraico; ha conseguito con il massimo dei voti la laurea rabbinica presso il Collegio Rabbinico di Roma, è stato rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara ed ha inoltre il diploma di Sofer (lo scriba rituale e restauratore di testi ebraici) dell’Istituto Zemach Zedeq di Gerusalemme; ha un diploma in biblioteconomia della Scuola di Biblioteconomia Vaticana, ha maturato competenze anche in ambito di catalogazione e digitalizzazione. La sua autorevolezza di studioso (ha al suo attivo la pubblicazione di studi su suoi restauri e sulle tradizioni dell’ebraismo italiano e in particolare romano) spazia dalla storia della cultura e dei beni culturali ebraici, alla loro conservazione e valorizzazione. Spagnoletto ha già notevolmente contributo alla programmazione culturale e scientifica del Meis e nello scorso mandato è stato membro del Comitato scientifico del Museo: Il MEIS ha un nuovo direttore Amedeo Spagnoletto, su meis.museum. URL consultato il 18 maggio 2024.
  2. ^ a b c Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, su meis.museum. URL consultato il 1º maggio 2024.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore EbreIta
  4. ^ Il MEIS e l'ex carcere sono naturalmente meta di diversi itinerari di visita: Ferrara dentro: attraversare la città con Giorgio Bassani, su fondazionegiorgiobassani.it. URL consultato il 4 maggio 2024.
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore memoca

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