NQ2-NQ4 GRB overdensity è una regione dello spazio individuata sulla base dei dati della mappatura dei lampi di raggi gamma (in inglese gamma-ray burst, abbreviato GRB) che ha evidenziato un'inusuale ed elevata concentrazione di GRB omogeneamente distanziati dalla Terra, contrariamente a quella che dovrebbe essere una distribuzione casuale.[1][2] La scoperta è avvenuta ad inizio novembre 2013 da parte di un team astronomi statunitensi ed ungheresi guidati da Istvan Horvath, Jon Hakkila e Zsolt Bagoly analizzando i dati dello Swift Gamma-Ray Burst Mission, unitamente a dati raccolti dai telescopi terrestri.[1][2]
NQ2-NQ4 GRB overdensity occupa, appunto, il Secondo, Terzo e Quarto Quadrante Galattico (NQ2, NQ3 e NQ4). Pertanto si colloca nell'emisfero settentrionale, con centro intorno al confine delle costellazioni del Dragone e di Ercole. Nell'insieme il raggruppamento (in inglese clustering) consta di circa 19 GRB con un redshift compreso tra 1,6 e 2,1.[2]
Secondo i modelli teorici una tale concentrazione di GRB dovrebbe essere estremamente improbabile, anche se sono state avanzate possibili spiegazioni sulla sua esistenza, tra cui la coincidenza con la cosiddetta Grande Muraglia di Ercole–Corona Boreale.[3][4] Pertanto si tratterebbe di una struttura enorme con dimensioni medie superiori ai 2-3 miliardi di parsec (6-10 miliardi di anni luce). Una così notevole concentrazione di GRB sarebbe collegata alla presenza di una intensissima attività di formazione stellare. Quindi se una tale struttura esistesse realmente dovrebbe essere la più grande struttura dell'universo osservabile.
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