Narcosi da azoto

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La narcosi da azoto (detta anche ebbrezza da alti fondali o effetto "Martini") è un'alterazione reversibile della coscienza che si verifica durante l'immersione in profondità. È causata dall'effetto anestetico di alcuni gas respirati a pressioni superiori a quella atmosferica. La narcosi produce uno stato simile all'ubriachezza (intossicazione da etanolo) o all'inalazione di ossido di diazoto. Può verificarsi anche durante immersioni poco profonde, ma di solito diventa evidente a profondità superiori a 30 metri (100 piedi).

Fatta eccezione per l'elio e probabilmente il neon, tutti i gas hanno un effetto narcotico, sebbene in modo molto diverso.[1][2] Si è osservato che l'effetto narcotico è maggiore per i gas con una maggiore solubilità lipidica, e sebbene il meccanismo di questo fenomeno non sia ancora del tutto chiaro, ci sono buone prove che le due proprietà siano correlate.[2] Il problema principale è che la narcosi può portare ad alterazioni mentali pericolose con l'aumentare della profondità. I subacquei possono imparare a far fronte ad alcuni effetti della narcosi, ma svilupparne una completa tolleranza non sembra possibile. La narcosi colpisce tutti i subacquei, ma la sensibilità varia ampiamente tra gli individui e da un'immersione all'altra.

La narcosi può essere completamente risolta in pochi minuti risalendo a una profondità inferiore, senza effetti a lungo termine. Pertanto la narcosi durante le immersioni in acque libere raramente si trasforma in un problema serio, purché i subacquei siano consapevoli dei sintomi e quindi siano in grado di risalire per gestirli. Immergersi oltre i 40 m (130 piedi) è generalmente considerato al di fuori dell'ambito delle immersioni ricreative. Per immergersi a grandi profondità, poiché la narcosi da azoto e la tossicità dell'ossigeno diventano fattori di rischio critici, è necessaria una formazione specifica nell'uso di varie miscele di gas contenenti elio, come trimix o heliox. Queste miscele prevengono la narcosi sostituendo parte o tutta la frazione inerte del gas respirabile con elio.

  1. ^ Bennett and Elliott's physiology and medicine of diving, 5th ed., repr, Saunders, 2007, ISBN 978-0-7020-2571-6.
  2. ^ a b (EN) R. W. Brauer e R. O. Way, Relative narcotic potencies of hydrogen, helium, nitrogen, and their mixtures, in Journal of Applied Physiology, vol. 29, n. 1, 1º luglio 1970, pp. 23–31, DOI:10.1152/jappl.1970.29.1.23. URL consultato il 10 giugno 2023.

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