Nazionalismo tedesco

Il Reichsadler ("aquila imperiale") dallo stemma di Enrico VI, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Germania, datato 1304. Il Reichsadler è il predecessore del Bundesadler, l'animale araldico dell'odierno emblema nazionale della Germania

Il nazionalismo tedesco è una nozione ideologica che promuove l'unità dei tedeschi e di lingua tedesca in uno Stato nazionale. Il nazionalismo tedesco esalta l'orgoglio dell'identità nazionale dei tedeschi. Le prime origini del nazionalismo tedesco risalgono alla nascita del nazionalismo romantico durante le guerre napoleoniche quando il nazionalismo di prima generazione (in questo caso il pangermanismo) iniziò a sorgere. La difesa di uno stato nazionale tedesco iniziò a diventare un'importante forza politica in risposta all'invasione dei territori tedeschi da parte della Francia sotto Napoleone.

Nel XIX secolo i tedeschi discutevano sulla questione tedesca, cioè se lo stato nazionale tedesco dovesse comprendere una "Piccola Germania" che escludesse l'Austria o una "Grande Germania" che includesse l'Austria. La fazione guidata dal cancelliere prussiano Otto von Bismarck riuscì a forgiare la piccola Germania.

L'aggressivo nazionalismo tedesco e l'espansione territoriale furono un fattore chiave che portò quantomeno alla prima delle guerre mondiali. Tuttavia, un peso prettamente ideologico lo esercitò anche quando, negli anni '30, i nazisti salirono al potere e cercarono di creare, stavolta, una "Grande Germania", riuscendoci effettivamente, fino alle ultime fasi della seconda grande guerra, quando ormai la Wehrmacht fu impiegata solo a scopi difensivi, viste le casualità assai sfavorevoli alla Germania Nazionalsocialista.

Dopo la sconfitta della Germania nazista, il paese fu diviso in Germania Est e Germania Ovest. La divisione persistette per praticamente tutta la durata della Guerra fredda, e precisamente fino alla caduta del muro di Berlino, anche se la vera e propria riunificazione tedesca fu raggiunta nel 1990 dopo la "Die Wende", un evento che causò un certo allarme sia all'interno che all'esterno della Germania. Il paese emerse come una potenza in Europa e nel mondo; il suo ruolo nella crisi del debito sovrano europeo e nella crisi europea dei migranti hanno portato a criticare l'abuso autoritario tedesco del suo potere, in particolare per quanto riguarda la crisi del debito pubblico greco, e sollevato interrogativi all'interno e all'esterno della Germania sul ruolo del paese nel mondo.

A causa del ripudio post-1945 del regime nazista e delle sue atrocità, il nazionalismo tedesco è stato generalmente visto nel paese come un tabù: nonostante questo sussistono tuttora partiti di estrema destra che sottolineano l'identità e l'orgoglio nazionali tedeschi, ma dalla fine della seconda guerra mondiale non hanno mai avuto un ruolo rilevante.


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