Nichilismo

«...il principio delle cose, e di Dio stesso, è il nulla

Il termine nichilismo, o nihilismo (dal latino medievale nichil, "nulla"), nella lingua tedesca Nihilismus, fu adottato in Germania dalla fine del XVIII secolo nell'ambito della polemica sulle conclusioni della filosofia di Kant; si diffuse in seguito ampiamente con la pubblicazione della lettera di F.H. Jacobi a Fichte del 1799[1] dove acquistò in modo critico il senso generico di critica radicale demolitrice di ogni filosofia che pretendesse di possedere un reale contenuto di verità.[2][3]

Comunemente indica anche ogni atteggiamento genericamente rinunciatario e negativo nei confronti del mondo con le sue istituzioni e i suoi valori,[3] nonché un sentimento di generale disperazione derivata dalla convinzione che l'esistenza non abbia alcuno scopo, per cui non vi è necessità di regole e leggi;[4] quest'ultima idea non è condivisa da tutti i nichilisti: movimenti, ad esempio, come il futurismo e il decostruttivismo,[5] sono stati spesso identificati da diversi autori come "nichilistici" in numerosi contesti.

Il nichilismo, infatti, assume diverse caratteristiche a seconda del contesto storico in cui si inquadra: per esempio, Jean Baudrillard e altri, come il filosofo ateo Michel Onfray[6], hanno spesso definito il postmodernismo come un'epoca nichilista,[7] e diversi teologi cristiani e figure di autorità religiose (nonostante vi siano stati in passato correnti religiose vicine ad un certo nichilismo come la mistica renana) hanno spesso sostenuto che il postmodernismo[8] e diversi aspetti della modernità si caratterizzano per il rifiuto del teismo, aspetto questo che porta a identificarli con il nichilismo, che in ambito cattolico è spesso apparentato all'ateismo. Aspetti nichilistici possono riscontrarsi anche nell'accezione moderna e contemporanea di cinismo[5][9]. Controverso è, invece, se lo scetticismo sia un pensiero nichilista. Pensatori e autori collegati al nichilismo sono ad esempio Gorgia, Arthur Schopenhauer, Giacomo Leopardi, Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger, il Marchese de Sade, Louis-Ferdinand Céline, Albert Caraco, Albert Camus, Emil Cioran, Howard Phillips Lovecraft, Giuseppe Rensi, Eduard von Hartmann, Max Stirner.

  1. ^ Jacobi an Fichte (nota come Sendschreiben an Fichte)
  2. ^ AA.VV., Enciclopedia della Filosofia, in Le Garzantine, N-Z, Corriere della Sera, 2006.
  3. ^ a b il Sabatini-Coletti. Dizionario della Lingua Italiana, 2008.
  4. ^ Bazarov, il protagonista di Padri e figli scritto intorno agli anni Sessanta dell'Ottocento da Ivan Turgenev, afferma che il nichilismo è una maledizione: «Da una parte, il termine è ampiamente usato per denotare una dottrina per la quale le norme morali e gli standard morali non possono essere giustificati da argomentazioni razionali. Dall'altra, per indicare una sensazione di disperazione sull'empietà e la trivialità dell'esistenza umana. Questo doppio significato pare che derivi dall'idea che il termine è stato spesso impiegato nel diciannovesimo secolo dai religiosi nei confronti degli atei, visti come nichilisti ipso facto. L'ateo, come dicono i religiosi, non si vuole sentire rinchiuso in norme morali; di conseguenza tenderà a essere calloso o egoista, o addirittura un criminale» (Op.cit.p. 515).
  5. ^ a b Robert Phillips, Deconstructing the Mass, in Latin Mass Magazine, Winter, 1999 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2004).
    «"For deconstructionists, not only is there no truth to know, there is no self to know it and so there is no soul to save or lose." and "In following the Enlightenment to its logical end, deconstruction reaches nihilism. The meaning of human life is reduced to whatever happens to interest us at the moment…(Per i decostruzionisti non solo non vi è alcuna verità da conoscere, non c'è un io da conoscere e così non c'è anima da salvare o perdere" e "Nel seguire l'illuminazione fino alla sua fine logica la decostruzione raggiunge il nichilismo: Il significato della vita umana si riduce a che cosa capita di interessante al momento...")»
  6. ^ M. Onfray, Trattato di ateologia. Fisica della metafisica: «L'epoca sembra atea, ma solo agli occhi dei cristiani o dei credenti. In realtà, è nichilista». (p. 50)
  7. ^ Per qualche esempio del punto di vista che la post-modernità è un'epoca nichilista, vedi Arnold Toynbee, (1963) A Study of History vols. VIII and IX; Charles Wright Mills (1959) The Sociological Imagination; Bell, Daniel (1976) The Cultural Contradictions of Capitalism; e Jean Baudrillard, (1993) "Game with Vestiges" in Baudrillard Live, ed. Mike Gane e (1994) "On Nihilism" in Simulacra and Simulation, trans. Sheila Faria Glasser. Vedi Gillian Rose, (1984) Dialectic of Nihilism; Karen L. Carr, (1988) The Banalization of Nihilism; e Papa Giovanni Paolo II (1995), Evangelium vitae: Il valore e l'inviolabilità della vita umana. Milano, Paoline Editoriale Libri., citati in: Nihilism and the Postmodern in Vattimo's Nietzsche Archiviato il 5 aprile 2010 in Internet Archive., ISSN 1393-614X Minerva - An Internet Journal of Philosophy, Vol. 6, 2002, fn 1.
  8. ^ Jim Leffel, Dennis McCallum, The Postmodern Challenge: Facing the Spirit of the Age, su equip.org, Christian Research Institute (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2006).
    «…the nihilism and loneliness of postmodern culture... (...il nichilismo e la solitudine della cultura post-moderna...)»
  9. ^ Carlo Tamagnone in NonCredo, n.5

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