Ninurta

Ninurta (in sumerico: 𒀭𒊩𒌆𒅁 dNIN.URTA, Signore [dell'] Orzo), identificato con il dio Ninĝirsu (in sumerico: dNIN.ĜIR2.SU 𒀭𒎏𒄈𒋢, Signore [di] Girsu) della città di Girsu, era nella mitologia sumera e accadica il dio di Lagaš. Nelle vecchie traslitterazioni il nome veniva reso come Ninib o Ninip, e nelle prime descrizioni era ritratto come una divinità solare. Nelle fonti più antiche di epoca sumera, Ninurta è un dio dell'agricoltura e della guarigione, che guarisce gli umani dalle malattie e li libera dagli attacchi dei demoni. In seguito, durante il periodo protodinastico (2900-2350 a.C.), con l'inasprirsi dei conflitti tra le città-stato, Ninurta diviene un dio-guerriero mantenendo i suoi attributi di dio dell'agricoltura. Era considerato il figlio del re degli dèi Enlil e il suo principale centro di culto in Sumer era il tempio Ešumeša in Nippur. Ninĝirsu fu particolarmente venerato dal re Gudea di Lagaš (2144–2124 a.C.), che ricostruì il suo tempio nella città. In seguito, Ninurta divenne uno degli dèi guerrieri più venerati dagli assiri. Il re neoassiro Aššurnasirpal II (883–859 a.C.) vi dedicò un enorme tempio a Nimrud, che da quel momento divenne il suo principale centro di culto.

In Nippur, Ninurta era adorato come parte di una triade di divinità che comprendeva suo padre, Enlil, e sua madre, Ninḫursaĝ. Ninurta viene spesso ritratto con arco e freccia, una spada a falce o una mazza, nota sotto il nome di Sharur. Sharur è in grado di parlare nell'antica leggenda sumera chiamata "Atti e Gesta di Ninurta", e può prendere la forma di un leone alato che rappresenta l'archetipo del successivo Lamassu.

In un'altra leggenda Ninurta combatte con un mostro dalle fattezze di un uccello chiamato Imdugud (accadico: Anzû). Una versione babilonese parla di come il mostro Anzû rubò le Tavolette dei Destini di cui Enlil necessitava per poter mantenere il proprio comando. Ninurta uccide ognuno dei mostri in seguito noti come "Eroi Uccisi" (il Guerriero Drago, il Re Palma, Lord Saman-ana, il Bisonte da battaglia, il Tritone, il Serpente a sette teste, il Montone selvaggio a sei teste), e li spogliò degli oggetti di valore (Gypsum, Rame forte, la nave Magilum[1]), ed infine Anzû viene ucciso da Ninurta, il quale riporta le Tavolette al padre Enlil.

La moglie di Ninurta era Ugallu in Nippur e Bau quando egli veniva chiamato Ningirsu.


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