Alcune sostanze sono indicate prevalentemente con il loro nome comune: ad esempio l'acqua (H2O) e l'ammoniaca (NH3). Nella maggior parte dei casi però per attribuire il nome ai differenti composti con formule chimiche più complesse, si utilizzano regole codificate.
La nomenclatura secondo la notazione di Stock, ufficializzata dalla IUPAC nel 1940 e adesso non più tanto utilizzata (la si ritrova ancora su vecchi contenitori di reagenti o in libri di testo datati), fornisce informazioni più chiare sullo stato di ossidazione degli atomi; essa infatti indica gli stati di ossidazione con cifre romane poste tra parentesi.
La nomenclatura IUPAC è la nomenclatura ufficiale in vigore; viene aggiornata e le sue regole migliorate e ampliate dalla IUPAC quando necessario. È basata sulle regole redatte dalla IUPAC. Essa consente di evidenziare, in modo chiaro e immediato, la relazione fra il nome di un composto chimico e la sua formula chimica.
Diagramma ad albero per la classificazione dei composti chimici inorganici. Può essere utile per riconoscere facilmente la famiglia di appartenenza del composto e quindi per assegnargli la corretta nomenclatura.