Offensiva azera nel Nagorno Karabakh del 2023

Terza guerra del Nagorno Karabakh
Data19 - 20 settembre 2023
LuogoNagorno Karabakh, Azerbaigian/Artsakh
Casus belliAttacco azero
EsitoVittoria azera
Schieramenti
Bandiera dell'Artsakh Artsakh
Sostegno diplomatico
Bandiera dell'Armenia Armenia
Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
Sostegno diplomatico
Bandiera della Turchia Turchia
Comandanti
Perdite
~101 mila civili karabakhi sfollati[1]
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Gli scontri tra Azerbaigian e Artsakh sono iniziati il 19 settembre 2023, quando l'Azerbaigian ha lanciato un'operazione militare dichiarando l'inizio di "attività antiterroristiche nel Nagorno Karabakh".[2]

Un giorno dopo l'inizio dell’offensiva, il 20 settembre, è stato raggiunto un accordo per stabilire la completa cessazione delle ostilità nel Nagorno Karabakh con la mediazione del comando russo di mantenimento della pace nella regione. Il 21 settembre l'Azerbaigian ha tenuto un incontro con i rappresentanti del Nagorno-Karabakh a Yevlax e, secondo le dichiarazioni azere, un altro incontro si terrà il mese successivo. Tuttavia, sia l'Artsakh che i residenti locali di Stepanakert hanno denunciato violazioni del cessate il fuoco da parte dell'Azerbaigian il 21 settembre.[3][4]

Varie organizzazioni per i diritti umani ed esperti di prevenzione del genocidio hanno emesso numerosi allarmi, affermando che la popolazione indigena armena è a rischio di essere sottoposta a pulizia etnica o genocidio. Luis Moreno-Ocampo, primo procuratore della Corte penale internazionale, ha avvertito che può verificarsi un altro genocidio e ha attribuito all'inazione della comunità internazionale il fatto che l'Azerbaigian ritiene che non dovrà affrontare gravi conseguenze.[5] La Repubblica dell'Artsakh cessa di esistere come stato indipendente il 1º gennaio 2024 con l'eliminazione delle sue istituzioni in seguito all'accordo del 28 settembre 2023.[6][7]

  1. ^ More than 80% of Nagorno-Karabakh's population flees as future uncertain for those who remain
  2. ^ (EN) Azerbaijan launches new 'anti-terror' offensive in Nagorno Karabakh, in Aljazeera. URL consultato il 19-9-2023 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2023).
  3. ^ BREAKING: Stepanakert to disband army in ceasefire deal, CIVILNET, 20 settembre 2023. URL consultato il 20 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2023).
  4. ^ (EN) Ethnic Armenians accept Russia ceasefire plan after Azerbaijan offensive in Nagorno-Karabakh, CNN, 20 settembre 2023. URL consultato il 20 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2023).
  5. ^ Luis Moreno Ocampo, Call what is happening in Nagorno-Karabakh by its proper name, in The Washington Post, 22 settembre 2023. URL consultato il 22 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2023).
  6. ^ L’autoproclamata repubblica del Nagorno Karabakh cesserà di esistere il 1º gennaio, su El País.
  7. ^ L’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh annuncia il suo scioglimento dopo l’operazione militare in Azerbaigian El Mundo (28/09/2023)

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