Operazione Galoppo

Operazione Galoppo
parte del fronte orientale della seconda guerra mondiale
I reparti del 25º Corpo carri sovietico in avanzata sulla neve durante l'operazione Galoppo
Data29 gennaio - 4 marzo 1943
Luogoregione del Donec e Dniepr, Unione Sovietica
Esitovittoria tedesca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
180.000 uomini, 400 carri armati[1][2]345.000 uomini, 662 carri armati[3]
Perdite
dati non disponibili32.000 morti, feriti, dispersi; 423 cannoni; 615 carri armati[4]
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Operazione Galoppo (in russo Операция СкачокOperacija Skačok, nota anche come operazione Donbass[5], nelle fonti tedesche campagna del Donec[6]) era il nome in codice assegnato dall'Armata Rossa sovietica alla nuova offensiva sferrata a partire dal 29 gennaio 1943 nel settore del Donec, durante la seconda guerra mondiale sul Fronte orientale, contemporanea alla operazione Stella.

Dopo le continue vittorie sovietiche a partire dall'accerchiamento delle truppe tedesche nella sacca di Stalingrado, Stalin e lo Stavka, ritennero possibile ottenere una vittoria strategica definitiva continuando senza interruzione l'offensiva nel settore meridionale del fronte con l'obiettivo di raggiungere il Dniepr e il Mare d'Azov, tagliando fuori in questo modo tutte le armate tedesche in ritirata dalla regione del Donbass e dal Caucaso.

La manovra strategica, affidata al comando del generale Nikolaj Vatutin, ebbe inizialmente successo e i carri armati sovietici giungero il 21 febbraio 1943 a pochi chilometri dalle rive del Dniepr a Zaporož'e; a questo punto, tuttavia, logorate dalle difficoltà logistiche e dalle perdite, le unità meccanizzate di punta sovietiche furono colte di sorpresa dalla controffensiva delle Panzerdivision tedesche e dovettero ripiegare dietro il Donec.

L'imprevista sconfitta e la successiva disfatta nella terza battaglia di Char'kov, fecero comprendere a Stalin che la Wehrmacht tedesca, nonostante le sconfitte dell'inverno, era ancora una forza potente, impossibile da sconfiggere con una sola grande battaglia decisiva.

  1. ^ D. Glantz, From the Don to the Dniepr, p. 89.
  2. ^ Y. Buffetaut, objectif Kharkov!, pp. 39 e 46.
  3. ^ D. Glantz, From the Don to the Dniepr, pp. 87-89.
  4. ^ E. Bauer, Storia controversa della seconda guerra mondiale, vol. 5, p. 154.
  5. ^ D. Glantz, From the Don to the Dnepr, pp. 82-83.
  6. ^ D. Glantz/J. House, La Grande guerra patriottica dell'Armata Rossa, p. 220

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