Papa Pio V

Papa Pio V
Seguace di Bartolomeo Passarotti, Ritratto di Papa Pio V (1566 circa); olio su tela, 93×71,5 cm, collezione privata
225º papa della Chiesa cattolica
Elezione7 gennaio 1566
Incoronazione17 gennaio 1566
Fine pontificato1º maggio 1572
(6 anni e 115 giorni)
MottoUtinam dirigantur viae meae ad custodiendas iustificationes tuas[1]
Cardinali creativedi Concistori di papa Pio V
Predecessorepapa Pio IV
Successorepapa Gregorio XIII
 
NomeAntonio (Michele) Ghislieri
NascitaBosco Marengo, 17 gennaio 1504
Ordinazione sacerdotale1528 dal cardinale Innocenzo Cybo
Nomina a vescovo4 settembre 1556 da papa Paolo IV
Consacrazione a vescovo14 settembre 1556 dal cardinale Giovanni Michele Saraceni
Creazione a cardinale15 marzo 1557 da papa Paolo IV
MorteRoma, 1º maggio 1572 (68 anni)
SepolturaBasilica di Santa Maria Maggiore
Firma
San Pio V
Bartolomeo Litterini,[2] San Pio V in adorazione del crocifisso (inizio XVIII secolo); olio su tela, cappella Cavalli, basilica dei Santi Giovanni e Paolo
 

Papa e confessore

 
NascitaBosco Marengo, 17 gennaio 1504
MorteRoma, 1º maggio 1572 (68 anni)
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione27 aprile 1672 da papa Clemente X
Canonizzazione22 maggio 1712 da papa Clemente XI
Ricorrenza30 aprile; 5 maggio (messa tridentina)
AttributiTriregno, camauro, bastone pastorale
Patrono diMalta, Congregazione per la dottrina della fede, Bosco Marengo, Cattolica, Diocesi di Alessandria, Pennabilli

Papa Pio V, al secolo Antonio (in religione Michele) Ghislieri (Bosco Marengo, 17 gennaio 1504Roma, 1º maggio 1572), è stato il 225º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, sovrano dello Stato Pontificio, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, dal 7 gennaio 1566 alla sua morte.

Teologo e inquisitore domenicano, operò per la riforma della Chiesa secondo i dettami del Concilio di Trento. Con san Carlo Borromeo e sant'Ignazio di Loyola è considerato tra i principali artefici e promotori della Controriforma. Durante il suo pontificato furono pubblicati il nuovo Messale romano, il Breviario e il Catechismo, furono intraprese le revisioni della Vulgata e del Corpus Iuris Canonici.

Intransigente tanto nel governo dello Stato Pontificio quanto nella politica estera, fondò la sua azione sulla difesa del Cattolicesimo dall'eresia e sull'ampliamento dei diritti giurisdizionali della Chiesa; nel tentativo di favorire l'ascesa al trono inglese della cattolica Maria Stuarda, scomunicò Elisabetta I d'Inghilterra.

La sua figura è legata alla costituzione della Lega Santa e alla vittoriosa Battaglia di Lepanto (1571). Fu beatificato nel 1672 da papa Clemente X e canonizzato il 22 maggio 1712 da papa Clemente XI.

  1. ^ Tratto dal Salmo 119(118),5 della Vulgata: Fa', o Signore, che tutto il tenor di mia vita tenda all'adempimento de' tuoi insegnamenti (traduzione estratta da: La Sacra Bibbia secondo la Volgata tradotta in lingua italiana da Antonio Martini, Il Vecchio Testamento. 1.2 (vedasi nota al versetto 5). Una traduzione alternativa e più concisa è: Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. (Bibbia C.E.I. 2008: Salmo 119(118),5)
  2. ^ Pier Liberale Rambaldi, La Chiesa dei ss. Giovanni e Paolo e la cappella del Rosario in Venezia, Venezia, 1913, p. 27. citato in Zava Boccazzi 1965, p. 350.

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