Parco nazionale storico della cultura Chaco

Parco nazionale storico della cultura Chaco
Chaco Culture National Historical Park
Tipo di areaParco nazionale
Codice WDPA366930
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federato  Nuovo Messico
ConteaContea di San Juan e contea di McKinley
ComuneFarmington
Superficie a terra137,49 km²
GestoreServizio dei Parchi nazionali
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Parco nazionale storico della cultura Chaco
Parco nazionale storico della cultura Chaco
Sito istituzionale
 Bene protetto dall'UNESCO
Cultura Chaco
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(iii)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1987
Scheda UNESCO(EN) Chaco Culture
(FR) Scheda

Il parco nazionale storico della cultura Chaco è un parco nazionale storico degli Stati Uniti e patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Possiede la più densa ed eccezionale concentrazione di pueblo dell'America sud-occidentale. Il parco si trova nel nord-ovest del Nuovo Messico, tra Albuquerque e Farmington, in una vallata quasi inaccessibile tagliata dal Chaco Wash. Presenta il più ricco assortimento di rovine a nord del Messico e conserva una delle più affascinanti aree storiche e culturali d'America[1].

Tra il 900 ed il 1150 il canyon Chaco fu uno dei principali centri culturali degli antichi Pueblo[2]. I Chacoani estrassero blocchi di arenaria e trascinarono legname da grande distanza, assemblando quindici dei maggiori complessi rimasti in America settentrionale fino al XIX secolo[1][3]. L'archeoastronomia ha evidenziato nella cultura Chaco la presenza di conoscenze astronomiche, portando come esempio l'incisione rupestre del "Sun Dagger" presso Fajada Butte. Molti edifici Chacoani erano allineati per poter registrare i cicli solari e lunari[4], il che ha sicuramente richiesto generazioni di osservazioni astronomiche e secoli di conoscenza[5]. Si pensa che i mutamenti climatici abbiano costretto i Chaco ad emigrare abbandonando il canyon, in corrispondenza dell'inizio di 50 anni di siccità nel 1130[6].

Patrimonio dell'umanità situato nell'arida e inospitale regione dei Four Corners, i siti culturali dei Chaco sono fragili; il rischio di erosione causato dai turisti ha portato ad esempio alla chiusura al pubblico di Fajada Butte. I luoghi sono considerati sacri da tempo immemorabile dagli Hopi, dai Navajo e dai Pueblo, i quali continuano a tramandare tradizioni orali narranti della storica migrazione da Chaco e della relazione spirituale con la terra[7][8]. Nonostante gli sforzi di conservazione del parco confliggano spesso con le credenze religiose dei nativi, alcune rappresentanze tribali cooperano strettamente con il Servizio dei Parchi nazionali al fine di condividere la loro conoscenza e il rispetto del patrimonio della cultura chacoana[7].

  1. ^ a b Strutin, 1994, p. 6.
  2. ^ La questione della datazione delle rovine Chaco venne affrontata da Andrew Ellicott Douglass, primo studioso di dendrocronologia ad utilizzare gli anelli degli alberi; in seguito lo studio della cronologia Chaco divenne più accurata. (Fagan, 2005, pp. 50-55).
  3. ^ Fagan, 2005, p. 35.
  4. ^ Fagan, 1998, pp. 177-182.
  5. ^ Sofaer, 1997.
  6. ^ Fagan, 2005, p. 198.
  7. ^ a b National Park Service, 2007.
  8. ^ Sofaer, 1999.

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