Park Chung-hee

Park Chung-hee
박정희
朴正熙
Ritratto ufficiale

Presidente della Corea del Sud
Durata mandato24 marzo 1962[1] –
26 ottobre 1979
Capo del governoChoi Tu-son
Chung Il-kwon
Paik Too-chin
Kim Jong-pil
Choe Kyu-hah
PredecessoreYun Bo-seon
SuccessoreChoe Kyu-hah

Presidente del Consiglio Supremo per la Ricostruzione Nazionale
Durata mandato3 luglio 1961 –
17 dicembre 1963
(vicepresidente fino al 16 maggio 1961)
PredecessoreChang Do-yong
Successore-

Primo ministro della Corea del Sud
ad interim
Durata mandato16 giugno 1962 –
10 luglio 1962
PresidenteSe stesso
PredecessoreSong Yo-chan
SuccessoreKim Hyun-chul

Dati generali
Partito politicoPartito del Lavoro della Corea del Sud
(1946-1948)
[2]
Partito Repubblicano Democratico
UniversitàAccademia Imperiale Giapponese dell'Esercito
Accademia Militare Coreana
FirmaFirma di Park Chung-hee 박정희 朴正熙
Chung-hee Park
Park in uniforme nel 1961.
NascitaGumi, 14 novembre 1917
MorteSeul, 26 ottobre 1979 (61 anni)
Cause della morteassassinio a colpi d'arma da fuoco
Luogo di sepolturaCimitero nazionale di Seul
Dati militari
Paese servitoBandiera della Corea del Sud Corea del Sud
In precedenza:
Bandiera del Manciukuò Manciukuò
Forza armata Esercito della Corea del Sud
In precedenza:
Esercito Imperiale del Manciukuò
Anni di servizio1944-1948
1950-1963
GradoMaggior generale
GuerreSeconda guerra sino-giapponese
Seconda guerra mondiale
Guerra di Corea
Comandante diScuola d'artiglieria dell'Esercito della Corea del Sud
1º Comando di distretto
6º Comando di distretto
II Corpo d'armata d'artiglieria
III Corpo d'armata d'artiglieria
5ª Divisione
7ª Divisione
Studi militariAccademia militare dell'Esercito imperiale giapponese di Tokyo
Accademia militare di Corea
Altre carichepolitico
"fonti nel corpo del testo"
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Park Chung-hee[4] (박정희?, Bak JeonghuiLR; Gumi, 30 settembre o 14 novembre 1917[3]Seul, 26 ottobre 1979) è stato un politico, generale e dittatore sudcoreano.

Terzo presidente della Corea del Sud dal 17 dicembre 1963 al 26 ottobre 1979, venne assassinato il 26 ottobre 1979 dal suo amico Kim Jae-gyu, presidente del National Intelligence Service e capo del suo servizio di sicurezza.

Salito al potere nel 1961 con un colpo di Stato militare, è considerato una delle figure più controverse nella storia della Corea del Sud[5][6][7]: annoverato da alcuni fra gli artefici della trasformazione del Paese in grande potenza economica, è oggetto di critica per il regime autoritario e repressivo da lui instaurato soprattutto a partire dal 1971, caratterizzato dalla messa al bando di ogni forma di opposizione e dalla negazione dei diritti civili e politici[8]. Nel 1999 è stato nominato fra i 100 asiatici più importanti del secolo dalla rivista Time.[9]

  1. ^ (ad interim fino al 17 dicembre 1963)
  2. ^ Han, Yong-sup (2011). "The May Sixteenth Military Coup". The Park Chung-hee Era: The Transformation of Korea. Harvard University Press. p. 36. ISBN 9780674058200.
  3. ^ (EN) Park Chung Hee, su Britannica.com. URL consultato il 24 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2021; seconda copia archiviata il 29 ottobre 2016).
  4. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Park" è il cognome.
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :5
  6. ^ (EN) Donald Cregg, Park Chung-hee, in The Times, 23 agosto 1999.
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :6
  8. ^ (ES) Park Geun Hye pide perdón por los abusos cometidos durante la dictadura de su padre, in Europa press, 24 settembre 2012.
  9. ^ NISID Hajari 1999.

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