Parlamento della Catalogna

Parlamento della Catalogna
Aula del Parlamento
Nome originale(CA) Parlament de Catalunya
(OC) Parlament de Catalonha
(ES) Parlamento de Cataluña
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonoma  Catalogna
TipoParlamento autonomo monocamerale
SuddivisioniCommissioni
Istituito
  • 1932 (originariamente)
  • 1980 (restaurato)[1]
Operativo dal6 dicembre 1932
PresidenteJosep Rull (Junts)
(dal 10 giugno 2024)
Vicepresidenti
  • Raquel Sans (ERC)
  • David Pérez (PSC)

(dal 10 giugno 2024)

Ultima elezione12 maggio 2024
Prossima elezione2028
Numero di membri135
Durata mandato4 anni
Gruppi politiciGoverno (20)
(uscente)
  •      ERC (20)

Opposizione (115)

SedeBarcellona
IndirizzoPalazzo del Parlamento della Catalogna, Parc de la Ciutadella, s/n, 08003
Sito webwww.parlament.cat

Il Parlamento della Catalogna (in catalano: Parlament de Catalunya, in occitano: Parlament de Catalonha, in spagnolo: Parlamento de Cataluña) è una delle istituzioni che formano la Generalitat de Catalunya, insieme alla presidenza della Generalitat de Catalunya e al Governo (o Consiglio Esecutivo).[3] L'articolo 55 dello Statuto della Catalogna del 2006[3] indica che il Parlamento:[4]

  1. Rappresenta il popolo della Catalogna.
  2. Esercita potestà legislativa, approva il Bilancio della Generalitat de Catalunya e controlla e propone l'azione politica e di governo.
  3. È inviolabile.

La sua composizione deve essere tra 100 e 150 deputati.[3] Il Parlamento conta 135 seggi ("deputati"), che sono scelti per suffragio universale ogni quattro anni oppure a seguito di una dissoluzione straordinaria.

I primi antecedenti storici del Parlamento si rimontano al secolo XI. Il Parlamento attuale si riavviò l'anno 1980.[1]

  1. ^ a b (CA) Plaça del Parlament3, su Comune di Palafrugell. URL consultato il 4 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).
  2. ^ a b Pur rimanendo all’opposizione, informalmente, ed al momento del bisogno, appoggiano il governo nelle votazioni più importanti, compresa la fiducia, permettendo all’esecutivo di non essere rimosso.
  3. ^ a b c (CA) Llei Orgànica 6/2006, de 20 de juliol, de reforma de l'Estatut d'autonomia de Catalunya (PDF), su diba.es, Parlament de Catalunya, 20 luglio 2006. URL consultato il 18 maggio 2014.
  4. ^ Statuto catalano, su consiglio.regione.sardegna.it, Parlament de Catalunya. Traduttore: Consiglio Regionale della Sardegna., 20 giugno 2006. URL consultato il 18 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2014).

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