Partito Comunista Internazionalista | |
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Stato | Italia |
Abbreviazione | PCInt |
Fondazione | 1943 |
Derivato da | Partito Comunista d'Italia |
Dissoluzione | 1952 |
Ideologia | Comunismo Marxismo Anti-stalinismo Comunismo di sinistra Internazionalismo proletario Sinistra Comunista Italiana |
Collocazione | Estrema sinistra, Sinistra extraparlamentare (dal 1948) |
Affiliazione internazionale | Tendenza Comunista Internazionalista |
Seggi massimi Camera | 0 / 630
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Seggi massimi Senato | 0 / 315
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Seggi massimi Europarlamento | 0 / 76
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Seggi massimi Consigli regionali | 0 / 897
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Testata | Battaglia Comunista Prometeo |
Colori | Rosso |
Sito web | www.leftcom.org/it |
Il Partito Comunista Internazionalista (PCInt) è stato un partito politico italiano attivo tra il 1943 e il 1952[1].
Il PCInt nacque nel Nord Italia per iniziativa di alcuni ex dirigenti del Partito Comunista d'Italia, tra i quali Onorato Damen, Mario Acquaviva e Rosolino Ferragni. Essi erano stati espulsi o estromessi per la loro adesione alle posizioni della sinistra comunista rappresentate da Amadeo Bordiga, uno dei cinque militanti che componevano il Comitato Centrale del PCd'I, in netto contrasto con la svolta della Terza Internazionale e con la «costruzione del socialismo in un solo Paese». Un ruolo importante nei primi anni di vita dell'organizzazione lo ebbe anche Bruno Maffi, che era approdato alla sinistra comunista dopo un'iniziale adesione al Partito Socialista Italiano.
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