Paul Reynaud

Paul Reynaud
Paul Reynaud nel 1940

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica francese
Durata mandato21 marzo 1940 –
16 giugno 1940
PresidenteAlbert Lebrun
PredecessoreÉdouard Daladier
SuccessorePhilippe Pétain

Vice presidente del Consiglio
Durata mandato20 febbraio 1932 –
10 maggio 1932
Capo del governoAndré Tardieu
PredecessoreLucien Hubert
SuccessoreAlbert Dalimier

Durata mandato28 giugno 1953 –
12 giugno 1954
Capo del governoJoseph Laniel
PredecessoreHenri Queuille
SuccessoreGuy Mollet

Ministro responsabile per i rapporti con gli Stati partner e l'Estremo Oriente
Durata mandato2 - 4 luglio 1950
Capo del governoHenri Queuille
PredecessoreCarica istituita
SuccessoreJean Letourneau

Ministro delle Finanze e degli Affari Economici
Durata mandato26 luglio - 28 agosto 1948
Capo del governoAndré Marie
PredecessoreRené Mayer
SuccessoreChristian Pineau

Ministro degli Affari Esteri
Durata mandato21 marzo - 18 maggio 1940
Capo del governoSé stesso
PredecessoreÉdouard Daladier
SuccessoreÉdouard Daladier

Durata mandato5 - 16 giugno 1940
Capo del governoSé stesso
PredecessoreÉdouard Daladier
SuccessorePhilippe Pétain

Ministro della Difesa Nazionale e della Guerra
Durata mandato18 maggio - 16 giugno 1940
Capo del governoSé stesso
PredecessoreÉdouard Daladier
SuccessoreMaxime Weygand

Ministro delle Finanze
Durata mandato2 marzo - 4 dicembre 1930
Capo del governoAndré Tardieu
PredecessoreCharles Dumont
SuccessoreLouis Germain-Martin

Durata mandato1º novembre 1938 –
21 marzo 1940
Capo del governoÉdouard Daladier
PredecessorePaul Marchandeau
SuccessoreLucien Lamoureux

Dati generali
Partito politicoADR (1901-1949)
CNIP (1949-1966)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàHEC Paris
ProfessioneAvvocato

Paul Reynaud (Barcelonnette, 15 ottobre 1878Neuilly-sur-Seine, 21 settembre 1966) è stato un politico francese, Presidente del Consiglio di Francia dal 21 marzo al 16 giugno 1940.

Reynaud si oppose all'Accordo di Monaco del settembre 1938, quando la Francia e il Regno Unito cedettero alle proposte di Hitler per lo smembramento della Cecoslovacchia.[1] Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale Reynaud divenne il penultimo primo ministro della Terza Repubblica nel marzo 1940. Fu anche vicepresidente dell'Alleanza Democratica Repubblicana. Reynaud fu primo ministro durante la sconfitta tedesca della Francia nel maggio e giugno 1940; si rifiutò con ostinazione di firmare un armistizio con la Germania, come capo del governo nel giugno 1940, tentò senza successo di salvare la Francia dall'occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale[2] e si dimise il 16 giugno. Dopo aver tentato senza successo di fuggire dalla Francia, venne arrestato dall'amministrazione di Philippe Pétain. Consegnato agli occupanti tedeschi nel 1942, venne imprigionato in Germania e successivamente in Austria fino alla liberazione nel 1945, dove venne liberato dopo la battaglia per il castello di Itter in cui il maggiore tedesco Josef Gangl, dichiarato eroe dalla resistenza austriaca, fu ucciso da una pallottola da un cecchino mentre metteva in salvo Reynaud.[3][4][5][6][7]

Eletto alla Camera dei deputati nel 1946, divenne di nuovo una figura di spicco nella vita politica francese, ricoprendo diversi incarichi di governo. Fu a favore degli Stati Uniti d'Europa e partecipò alla stesura della Costituzione per la Quinta Repubblica, ma si dimise dal governo nel 1962 dopo un disaccordo con il presidente de Gaulle sulle modifiche al sistema elettorale.

  1. ^ SÉVILLIA,JEAN, Histoire Passionnée de la France, Perrin, 2013 , P. 416
  2. ^ (EN) Paul Reynaud | premier of France | Britannica, su britannica.com. URL consultato il 20 giugno 2023.
  3. ^ (DE) Volker Koop, In Hitlers Hand: die Sonder- und Ehrenhäftlinge der SS, Böhlau, 2010, ISBN 9783412205805.
  4. ^ Harding, 2013, p.150.
  5. ^ Andrew Roberts, World War II's Strangest Battle: When Americans and Germans Fought Together, in The Daily Beast, 12 maggio 2013. URL consultato il 26 agosto 2017.
  6. ^ Harding, 2013, p . 169.
  7. ^ Sepp Gangl-Straße a Wörgl • Strassensuche .at, su Strassensuche.at.

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