Pax romana

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L'Impero romano sotto Traiano nella sua massima estensione (nel 117)

Pax Romana o Pax (intesa come divinità romana) o Pax Augusti (la pace donata dall'imperatore al mondo romano), che in italiano significa Pace Romana, è il lungo periodo di pace imposto sugli stati all'interno dell'Impero romano grazie alla presa del potere da parte di Augusto e chiamato per questo anche Pax Augustea.

L'espressione deriva dal fatto che il dominio romano e il suo sistema legale pacificarono le regioni che avevano sofferto per le dispute tra capi rivali. Durante questo periodo Roma combatté comunque un numero di guerre contro gli Stati e le tribù vicine, soprattutto le tribù germaniche e la Partia. Fu un'epoca di relativa tranquillità nella quale Roma non subì né le grandi guerre civili, come il bagno di sangue perpetuo del I secolo a.C., né gravi invasioni, come quelle della seconda guerra punica del secolo precedente. Sappiamo che Augusto ordinò nell'11 a.C. di collocare una statua in onore della Pax a Roma.[1]

Questo periodo viene generalmente considerato a partire dal 117, quando l'impero arrivò alla sua massima espansione territoriale, fino al 164 inizio delle invasioni barbariche.

  1. ^ Cassio Dione, LIV, 35.2.

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