Presa di Lampedusa

Presa di Lampedusa
parte dell'operazione Corkscrew nella campagna d'Italia della seconda guerra mondiale
Fotografia aerea del piccolo porto di Lampedusa, dove oltre le barche da pesca a secco sulla spiaggia, si riconoscono tre Landing Craft Infantry (LCI) e più in alto alcune Motor Launches (ML)
Data5 - 13 giugno 1943
LuogoIsola di Lampedusa, canale di Sicilia
EsitoOccupazione Alleata dell'isola
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
4 400
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La presa di Lampedusa fu un'azione militare Alleata nell'ambito della operazione Corkscrew nella seconda guerra mondiale, in cui l'esercito britannico, in preparazione allo sbarco in Sicilia attaccò in forze l'isola di Lampedusa, per assicurarsi una posizione avanzata in appoggio alle forze anglo-statunitensi che di lì a poco sarebbero sbarcate in Sicilia. Lampedusa, l'isola più grande delle arcipelago delle Pelagie, nel contesto militare dell'attacco alla penisola italiana, si trovava in una posizione strategica lungo la rotta verso il canale di Suez e rappresentava il vertice di un quadrilatero che collega in meno di 250 km Agrigento, Pantelleria, Malta e Ras Kaboudia sulla costa tunisina, rappresentando per gli Alleati un importante fulcro per il controllo del Mar Mediterraneo.[1]

La politica coloniale italiana, a metà degli anni trenta, provocò attriti internazionali soprattutto con Gran Bretagna e Francia, nazioni con cui nel primo dopoguerra l'Italia aveva diviso il controllo del Mediterraneo. In quegli anni la difesa di Malta venne rinforzata e di conseguenza l'Italia iniziò la costruzione di installazioni militari a Pantelleria e Lampedusa.[1]

  1. ^ a b Clerici-Tasselli, p. 4.

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