Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America

Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America
Pres. d. Corte John G. Roberts
dal 29 settembre 2005
Nome originaleChief Justice of the United States
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
OrganizzazioneCorte suprema degli Stati Uniti d'America
TipoChief justice
In caricaJohn G. Roberts
da29 settembre 2005
Istituito4 marzo 1789
daCostituzione degli Stati Uniti d'America
Nominato daPresidente degli Stati Uniti d'America
Durata mandatoA vita, o fino a ritiro o rimozione
SedePalazzo della Corte suprema degli Stati Uniti d'America, Washington

Il Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America è il chief justice (lett. "giudice capo") e più alto funzionario della magistratura federale degli Stati Uniti. L'Articolo II della Costituzione degli Stati Uniti d'America conferisce potere plenario al Presidente degli Stati Uniti di proporre e, con il parere e il consenso del Senato degli Stati Uniti, nominare "Giudici della Corte suprema", che prestano servizio fino a quando non si dimettono, non vengono messi in stato d'accusa e condannati o muoiono.[1] L'esistenza del Presidente della Corte è esplicita nell'Articolo II della Costituzione degli Stati Uniti, che afferma che il Presidente della Corte presiederà il processo di impeachment del Presidente degli Stati Uniti.

Il Presidente della Corte ha un'influenza significativa nella selezione dei casi da esaminare, presiede quando si tengono le discussioni orali e guida la discussione dei casi tra i Giudici associati della Corte suprema. Inoltre, quando la Corte esprime un'opinione, il Presidente della Corte, se nella maggioranza, sceglie chi scrive l'opinione della Corte;[2] tuttavia, quando si decide un caso, il suo voto non conta più di quello di qualsiasi altro Giudice e non ha l'autorità legale per annullare i verdetti o le interpretazioni degli altri otto Giudici.[3]

Sebbene non sia obbligatorio, il giuramento presidenziale è per tradizione tipicamente amministrato dal Presidente della Corte. Egli inoltre funge da portavoce del potere giudiziario del Governo federale degli Stati Uniti e funge da principale funzionario amministrativo per i tribunali federali. Il Presidente della Corte presiede la "Conferenza Giudiziaria" e, in tale veste, nomina il direttore e il vicedirettore del "Ufficio amministrativo dei tribunali degli Stati Uniti". È anche membro ex officio del Consiglio dei Reggenti del Smithsonian Institution e, per consuetudine, è eletto cancelliere del consiglio.

Da quando la Corte suprema è stata istituita nel 1789, 17 persone hanno servito come Presidenti della Corte, a cominciare da John Jay (1789–1795).[4] L'attuale Presidente della Corte è John G. Roberts (dal 2005). Cinque dei 17 Presidenti della Corte — John Rutledge, Edward Douglass White, Charles Evans Hughes, Harlan Fiske Stone e William Rehnquist — hanno prestato servizio come Giudici associati prima di ricoprire tale ruolo.

  1. ^ (EN) Essays on Article II: Appointments Clause, su Heritage. URL consultato l'11 giugno 2023.
  2. ^ (EN) David M. O'Brien, Storm Center: The Supreme Court in American Politics, 8ª ed., New York, W. W. Norton, 2008, p. 267, ISBN 978-0-393-93218-8.
  3. ^ (EN) Judiciary, su Cornell Law School. URL consultato l'11 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2018).
  4. ^ (EN) Justices 1789 to Present, su Corte suprema degli Stati Uniti d'America. URL consultato l'11 giugno 2023.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search