Prima coalizione

Guerra della prima coalizione
parte delle guerre rivoluzionarie francesi
Il generale Napoleone Bonaparte e i suoi generali durante la prima campagna d'Italia
Data1792 - 1797
LuogoFrancia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Caraibi
Casus belliRivoluzione francese
EsitoTrattato di Campoformio con vittoria francese sui tedeschi
Modifiche territorialiBelgio, Savoia, Renania e alcune isole veneziane alla Francia
Costituzione delle Repubbliche sorelle filo-francesi in Italia e Olanda
Parte della Repubblica di Venezia all'Austria
Schieramenti
Comandanti
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Si definisce Prima coalizione l'alleanza formatasi nel 1792 e continuata fino al 1797 tra la maggior parte delle Monarchie europee dell'Ancien Régime contro la Francia rivoluzionaria.

Minacciata dalla controrivoluzione interna e dall'ostilità delle monarchie europee, la Francia rivoluzionaria reagì con una progressiva radicalizzazione delle sue posizioni e con la decisione di scatenare una guerra rivoluzionaria contro gli stati dell'Antico regime dichiarando guerra al re di Ungheria e di Boemia (e non al Sacro Romano Impero, escamotage per evitare di coinvolgere gli stati tedeschi ad esso aderenti[4]) il 20 aprile 1792, a cui seguì la progressiva costituzione della coalizione delle monarchie europee contro la Repubblica.

Le potenze continentali, in particolare la Prussia, l'Austria, la Spagna ed il Regno di Sardegna, lanciarono una serie di offensive dal Belgio, dal Reno, dai Pirenei e dalle Alpi, mentre la Gran Bretagna, oltre a partecipare con corpi di spedizione alle operazioni terrestri, si impegnò a supportare finanziariamente i coalizzati e a sostenere le rivolte delle provincie francesi. La guerra ebbe alterne vicende; dopo alcuni insuccessi iniziali, la Francia rivoluzionaria vinse la battaglia di Valmy ed invase i Paesi Bassi con l'obiettivo di espandere la rivoluzione, ma contrasti e rivalità tra politici e generali provocarono nel 1793 una serie di gravi sconfitte che fecero temere, a causa anche della ribellione interna realista in Vandea, la rovina della Rivoluzione.

Le energiche misure prese dal Comitato di salute pubblica rafforzarono la determinazione delle armate rivoluzionarie francesi che nel 1794 vinsero la importante battaglia di Fleurus e ripresero l'avanzata in Belgio, Paesi Bassi e Renania. Da quel momento la prima coalizione iniziò a disgregarsi e la Francia rivoluzionaria, nonostante le continue turbolenze interne, prese lentamente il sopravvento. Nell'aprile 1795 venne firmata con la Prussia la prima pace di Basilea; il 22 luglio 1795 venne conclusa la seconda pace di Basilea ed anche la Spagna uscì dal conflitto.

La guerra infine ebbe una svolta decisiva a favore della Francia rivoluzionaria grazie alla riuscita campagna d'Italia del generale Napoleone Bonaparte; iniziata nel marzo 1796, l'offensiva francese, magistralmente condotta dal giovane generale che dimostrò grande abilità operativa e notevole decisione, permise di imporre la pace al Regno di Sardegna e costrinse infine anche l'Austria a concludere prima i preliminari di Leoben e quindi il Trattato di Campoformio nell'ottobre 1797, sancendo di fatto la sconfitta della prima coalizione.

  1. ^ a b c d e Nel 1795 abbandonarono la coalizione la Prussia (Trattato di Basilea), l’Olanda (Trattato dell'Aia), la Spagna (Trattato di Basilea) e l’Assia (Trattato di Basilea). In più l’Olanda, completamente occupata dai francesi, venne trasformata in una repubblica giacobina e costretta a cambiare alleanza rientrando in guerra in coalizione con la Francia.
  2. ^ a b c d e f Nel 1796 abbandonarono la coalizione il Regno di Sardegna (Trattato di Parigi), il Württemberg (Trattato di Parigi), il Baden (Trattato di Parigi), Napoli (Trattato di Parigi), Parma (Trattato di Parigi). In più la Spagna, offesa per il comportamento bellico britannico, firmò il trattato di San Ildefonso con cui cambiò parzialmente alleanza rientrando in guerra in coalizione con la Francia contro la Gran Bretagna.
  3. ^ a b Nel 1797 abbandonarono la coalizione il Papa (Trattato di Tolentino) e il Portogallo (Trattato di Parigi), mentre con l’armistizio di Leoben l’imperatore accettò la debellatio di Modena e Massa. In più il trattato di Milano portò alla debellatio di Venezia senza che il suo governo avesse neppure voluto entrare nella coalizione, mentre Genova sopravvisse accettando la convenzione di Mombello che cambiò la Costituzione della repubblica.
  4. ^ Tulard, Fayard e Fierro, p. 278.

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