Principato del Galles

Principato del Galles
Principato del Galles – Bandiera
Principato del Galles - Stemma
Principato del Galles - Localizzazione
Principato del Galles - Localizzazione
Principato del Galles dopo il Trattato di Montgomery del 1267

     Regno del Gwynedd

     Territori conquistati da Llywelyn II

     Vassalli di Llywelyn II

     Marche gallesi

     Terre del Re d'Inghilterra

Dati amministrativi
Nome completoPrincipality of Wales
Nome ufficialeTywysogaeth Cymru
Lingue ufficialigallese
Lingue parlateMedio gallese, gallese
CapitaleAbergwyngregyn
Dipendente da Regno d'Inghilterra
Politica
Forma di StatoStato cliente
Forma di governoPrincipato
Principe di Galleselenco
Nascita1216 con Llywelyn I
CausaConsiglio di Aberdyfi
Fine1535-1542 con Enrico VIII d'Inghilterra
CausaLeggi sul Galles
Territorio e popolazione
Territorio originaleGwynedd e Ceredigion
Economia
ValutaPenny
Religione e società
Religioni preminenticattolicesimo, anglicanesimo
Religione di Statocattolicesimo (fino al 1531), anglicanesimo (dal 1531)
Religioni minoritarieprotestantesimo
Evoluzione storica
Preceduto da Regno di Gwynedd
Deheubarth
Succeduto da Regno d'Inghilterra

Il Principato del Galles (in lingua gallese: Tywysogaeth Cymru) esistette tra il 1216 ed il 1536, estendendosi per circa i due terzi dell'attuale Galles durante la sua maggiore estensione tra il 1267 ed il 1277. Per gran parte della propria storia, rimase "annesso ed unito" alla corona inglese. Per alcune generazioni, tuttavia, specificamente il periodo dalla sua fondazione nel 1216 fino al completamento della conquista del Galles da parte di Edoardo I d'Inghilterra nel 1284, fu de facto indipendente e governato da un Principe del Galles gallese, che tuttavia giurava fedeltà al Sovrano d'Inghilterra.

Il Principato fu fondato formalmente nel 1216 al Consiglio di Aberdyfi e fu in seguito riconosciuto dal Trattato di Worcester tra Llywelyn il Grande del Galles ed Enrico III d'Inghilterra.[1][2][3] Il trattato prese atto della realtà politica del Galles e dell'Inghilterra del XIII secolo, e le loro relazioni con i domini dei Plantageneti, il cosiddetto impero angioino. Il principato mantenne un elevato grado di autonomia, caratterizzato da una giurisprudenza legale separata basata sulle leggi già istituite del Cyfraith Hywel, e dalla sempre più sofisticata corte del Casato di Aberffraw. Nonostante dovesse fedeltà al re angioino d'Inghilterra, il principato era de facto indipendente, con uno status all'interno dell'impero similare a quello del Regno di Scozia.[4] La sua esistenza è stata vista come prova che vi erano tutti gli elementi necessari per la crescita dello stato gallese.[4]

Il periodo di indipendenza de facto ebbe fine con la conquista del Principato da parte di Edoardo I tra il 1277 ed il 1283. Con lo Statuto di Rhuddlan, il Principato perse la sua indipendenza e divenne effettivamente un territorio annesso alla Corona inglese. Dal 1301, le terre della corona nel Galles settentrionale e occidentale formarono parte dell'appannaggio dell'erede al trono, con il titolo di "Principe del Galles". Con l'ascesa al trono del Principe, le terre tornavano di proprietà della corona; in questo periodo, in due occasioni i pretendenti gallesi al trono si ribellarono, anche se nessuno dei due ebbe successo.

Sin dalle leggi sulle leggi del Galles del 1535 e 1542, che incorporarono formalmente tutto il Galles nel Regno d'Inghilterra, non vi sono basi geografiche o costituzionali per descrivere nessuno dei territori del Galles come principato, anche se il termine viene occasionalmente utilizzato in senso informale per descrivere la nazione, e in relazione al titolo onorifico di Principe del Galles.

  1. ^ John Davies, A History of Wales, first, Penguin, 1994, p. 138, ISBN 0-14-014581-8.
  2. ^ J. E. Lloyd, A History of Wales: From the Norman Invasion to the Edwardian Conquest, first, Barnes and Noble, 1994, p. 199, ISBN 0-7607-5241-9.
  3. ^ Llywelyn ab Iorwerth, in Wales History, BBC Wales. URL consultato il 15 settembre 2011.
  4. ^ a b John Davies, A History of Wales, first, Penguin, 1994, p. 148, ISBN 0-14-014581-8.

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