Processi pubblici contro i criminali di guerra stranieri in URSS (1943-1949)

Imputati (sette generali e colonnelli) al processo di Riga

I processi pubblici contro i criminali di guerra stranieri in URSS furono una serie di processi pubblici tenuti negli anni dal 1943 al 1949, contro militari appartenenti alle forze del Terzo Reich, della Romania, del Giappone e dell'Ungheria, tutti accusati di crimini di guerra. Tutti gli imputati furono processati ai sensi dell'articolo 1 del Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS del 19 aprile 1943. I processi si svolsero in diverse città sovietiche per un totale di 19 processi pubblici. Il minor numero di condannati (3 condannati) è stato al processo di Charkiv e il maggiore (22 condannati) al processo di Poltava.

Come risultato complessivo di tutti i processi celebrati furono condannati 252 accusati stranieri, in cui la stragrande maggioranza erano militari tedeschi: alcuni furono condannati alla pena di morte per impiccagione, poi avvenuta pubblicamente in piazza, i restanti invece furono condannati ai lavori forzati.

I processi furono pubblici e si svolsero in apposite grandi sale alla presenza di giornalisti e semplici cittadini, gli imputati furono difesi da avvocati sovietici. A seguito dei processi in URSS, furono girati diversi documentari e filmati, oltre alla pubblicazione a mezzo stampa di opuscoli speciali dove furono pubblicati alcuni documenti giudiziari. Le udienze del tribunale furono trattate dalla stampa sovietica centrale, Pravda e Izvestija, e dalla stampa locale.

Nel 1955-1956, con la distensione delle relazioni tra URSS, Germania e Giappone, la maggior parte dei condannati ai lavori forzati furono rimpatriati.


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