Raniero d'Elci

Raniero d'Elci cardinale di Santa Romana Chiesa
Bottega romana, Ritratto del cardinale Raniero d'Elci (1756); olio su tela, 73,5×61,5 cm, sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina.
Incarichi ricoperti	Inquisitore generale di Malta (1711-1716) Vice-legato di Avignone (1719-1731) Arcivescovo titolare di Rodi (1730-1738) Nunzio apostolico in Francia (1731-1738) Arcivescovo di Ferrara (1738-1740) Cardinale presbitero di Santa Sabina (1738-1761) Legato apostolico di Ferrara (1740-1744) Camerlengo del Collegio cardinalizio (1747-1748) Cardinale vescovo di Sabina (1747-1748) Prefetto della Congregazione dell'immunità ecclesiastica (1752-1761) Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina (1753-1756) Sottodecano del Collegio cardinalizio (1753-1756) Cardinale vescovo di Ostia e Velletri (1756-1761) Decano del Collegio cardinalizio (1756-1761) Governatore di Velletri (1756-1761)
Nato	7 marzo 1670 a Firenze
Ordinato presbitero	21 dicembre 1699
Nominato arcivescovo	22 novembre 1730 da papa Clemente XII
Consacrato arcivescovo	7 gennaio 1731 dall'arcivescovo Francesco Maurizio Gonteri
Creato cardinale	20 dicembre 1737 da papa Clemente XII
Pubblicato cardinale	23 giugno 1738 da papa Clemente XII
Deceduto	22 giugno 1761 (91 anni) a Roma
Manuale

Raniero d'Elci, o anche Delci (Firenze, 7 marzo 1670 – Roma, 22 giugno 1761), è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. Appartenente all'antica famiglia fiorentina dei Pannocchieschi (il cognome proviene dal castello di famiglia), era figlio del conte Filippo d'Elci, marchese di Monticiano, e di Francesca Torrigiani.

Era pronipote del cardinale Scipione Pannocchieschi d'Elci, nipote dell'arcivescovo Francesco Pannocchieschi e zio del cardinale Francesco d'Elci.