Recettore (biochimica)

Schema di un recettore di membrana: il ligando (verde) lega il recettore (arancione), determinandone una modifica conformazionale che attiva dei sistemi di trasduzione intracellulari del segnale (rosso)

In biochimica, per recettore s'intende una proteina cellulare in grado di riconoscere un agonista (endogeno o esogeno), instaurare con esso un legame altamente specifico e dare inizio alla catena di eventi biochimici che determinano poi uno o più effetti biologici.[1]

Esistono diverse definizioni di recettore:[2][3]

  • in biologia e medicina, il termine "recettore" fa riferimento a qualsiasi struttura in grado di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica;
  • in immunologia, un recettore è una struttura di membrana in grado di reagire con l'antigene;
  • in farmacodinamica, il recettore è una macromolecola coinvolta nella trasmissione chimica dei segnali nella cellula, o fra una cellula e l'altra, che si può trovare sulla superficie della membrana cellulare o all'interno del citoplasma;
  • in biologia molecolare, si tratta di particolari siti recettivi della membrana cellulare o delle strutture subcellulari, in grado di reagire specificamente;
  • in neurofisiologia, il termine indica strutture nervose, morfologicamente ben definite e di varia complessità, capaci di ricevere gli stimoli provenienti dall'esterno o dall'interno dell'organismo, e di trasdurli in impulsi nervosi da inviare ai centri superiori.
  1. ^ FARMACODINAMICA - “Studio degli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci e dei loro meccanismi d’azione.” (PDF), su dmsi.unich.it.
  2. ^ recettore - Treccani, su Treccani. URL consultato il 15 maggio 2024.
  3. ^ Interazioni farmaco-recettore - Farmacologia clinica, su Manuali MSD Edizione Professionisti. URL consultato il 15 maggio 2024.

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