Nel cristianesimo la redenzione (o salvezza[1]) è il perdono dei o l'assoluzione dai peccati o errori commessi, la salvezza spirituale dal peccato originale e dalle sue conseguenze e, di conseguenza, la protezione dalla dannazione e disgrazia, eterna o temporanea.[2] Il concetto può quindi essere incluso nell'ambito del termine di "salvezza" o "virtù redentiva che apporta grazia e salvezza", redimendo dal peccato e dai suoi effetti negativi.[3]
Varianti interpretative della redenzione sono le principali linee di frattura che dividono le diverse confessioni cristiane, sia tra cattolicesimo e protestantesimo, sia nell'ambito del protestantesimo stesso, in particolare nella disputa tra calvinismo e arminianesimo; tali divergenze includono definizioni contrastanti della depravazione totale, della predestinazione, dell'espiazione e, più acutamente, della giustificazione.
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