Redenzione (cristianesimo)

Cristo il Redentore di Tiziano (ca. 1534), Palazzo Pitti, Firenze

Nel cristianesimo la redenzione (o salvezza[1]) è il perdono dei o l'assoluzione dai peccati o errori commessi, la salvezza spirituale dal peccato originale e dalle sue conseguenze e, di conseguenza, la protezione dalla dannazione e disgrazia, eterna o temporanea.[2] Il concetto può quindi essere incluso nell'ambito del termine di "salvezza" o "virtù redentiva che apporta grazia e salvezza", redimendo dal peccato e dai suoi effetti negativi.[3]

Varianti interpretative della redenzione sono le principali linee di frattura che dividono le diverse confessioni cristiane, sia tra cattolicesimo e protestantesimo, sia nell'ambito del protestantesimo stesso, in particolare nella disputa tra calvinismo e arminianesimo; tali divergenze includono definizioni contrastanti della depravazione totale, della predestinazione, dell'espiazione e, più acutamente, della giustificazione.

  1. ^ Redenzione e salvezza vengono usate in questo articolo in maniera praticamente alternativa, data la loro affinità teologica. - si veda per es. s.v. "Redenzione" su Enciclopedia Treccani, dove la si definisce "religione di redenzione o di salvezza (soteriologica) [che] offre all'uomo la via e i mezzi per superare la propria condizione naturale, conquistando una salvezza superiore."
  2. ^ Cfr. definizione dei vari termini su Treccani.it - online: s.v. "Redenzione" ecc.; vedi anche "The saving of the soul; the deliverance from sin and its consequences" Oxford English Dictionary, 2ª ed., 1989.
  3. ^ Wilfred Graves, Jr., In Pursuit of Wholeness: Experiencing God's Salvation for the Total Person, Shippensburg: Destiny Image, 2011, 9, 22, pp. 74-75.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search