Referendum sull'indipendenza del Quebec del 1995

Referendum sull'indipendenza del Quebec del 1995

«Sei d'accordo sul fatto che il Québec dovrebbe diventare sovrano dopo aver fatto un'offerta formale al Canada per un nuovo partenariato economico e politico nell'ambito del disegno di legge che rispetti il futuro del Québec e dell'accordo firmato il 12 giugno 1995?»

StatoBandiera del Canada Canada
Data30 ottobre 1995
Esito
  
49,42%
No
  
50,58%
Affluenza93,52%
Risultati per distretto elettorale

Il referendum sull'indipendenza del Québec del 1995 è stato il secondo referendum organizzato con la finalità di trasformare la regione francofona del Québec in una nazione indipendente mediante un processo concordato sul piano politico ed economico con lo Stato centrale.

Nei primi anni 90, a seguito sia dei numerosi dibattiti politici sia del fallimento dei diversi accordi costituzionali tra le due parti, il separatista Partito Quebecchese, capeggiato da Jacques Parizeau, promosse un referendum per i cittadini del Québec, appoggiato anche dal movimento indipendentista Blocco del Québec di Lucien Bouchard. Nonostante un iniziale svantaggio, i separatisti riuscirono rapidamente ad ampliare il fronte indipendentista, creando quindi un clima di incertezza sul risultato finale, a livello sia regionale sia statale.

La consultazione referendaria si svolse il 30 ottobre 1995 ed ebbe una storica affluenza del 93,52%. Con soli 54 288 voti in più, il fronte unionista del NO vinse il referendum con il 50,58% delle preferenze. Durante lo spoglio Parizeau annunciò che, qualora avesse vinto il SÌ e le trattative con il Canada fossero fallite, egli avrebbe assunto il ruolo di primo ministro del Québec il giorno seguente e avrebbe rapidamente dichiarato unilateralmente l'indipendenza.

Le polemiche sul conteggio dei voti provinciali e sul coinvolgimento finanziario federale diretto negli ultimi giorni della campagna ebbero una grande risonanza nella politica canadese per oltre un decennio dopo il referendum. All'indomani dello storico risultato il governo federale, dopo aver riconosciuto unilateralmente il Québec come una società distinta ed eterogenea rispetto al Canada, rimise la questione alla Corte Suprema del Canada, la quale affermò che la secessione unilaterale contemplata nel referendum sarebbe stata illegale.

In risposta a questo referendum venne emanata, nel 2000, la legge sulla chiarezza, che stabilisce le condizioni attraverso le quali il governo del Canada può avviare i negoziati che permettono la secessione di una delle sue province o territori.[1]

  1. ^ Accadde Oggi: Québec, l’altro referendum, su lindro.it. URL consultato il 21 luglio 2022.

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