Repubblica semipresidenziale

     Repubblica parlamentare

     Repubblica presidenziale

     Sistemi dove l'esecutivo viene eletto dal parlamento, ma non dipende da esso (Repubblica direttoriale oppure Repubblica presidenziale mista)

     Repubblica semipresidenziale

     Monarchia parlamentare

     Monarchia costituzionale

     Monarchia assoluta

     Repubbliche monopartitiche

     Situazione politica frammentata o incerta

     Paesi in cui sono state sospese le disposizioni costituzionali riguardanti l'esecutivo

La repubblica semipresidenziale o più correttamente, un regime/sistema semipresidenziale (il «semipresidenzialismo») è una forma di governo (o un regime[1]), appartenente alle forme della democrazia rappresentativa o indiretta. In tale contesto si ha una struttura diarchica nella gestione del potere esecutivo, diviso tra il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro[2].

Oltre a ciò, il governo si trova a dipendere dalla fiducia di due organi designati da due differenti consultazioni elettorali, il Presidente della repubblica e il Parlamento. Il Primo Ministro viene perciò nominato dal Presidente, ma necessita, insieme al resto del suo esecutivo, della fiducia parlamentare.

In sintesi con sistema semipresidenziale si intende un sistema nel quale:

Diverse nazioni dell'Europa occidentale possiedono o possedevano queste caratteristiche[3]: la Repubblica di Weimar (1919-1933)[4], la Finlandia[5] (1919-2000), l'Austria[6] (dal 1929), l'Irlanda[6] (dal 1937), l'Islanda[6] (dal 1945), la Francia (dal 1958/'62[7]) e il Portogallo[8][9] (dal 1976). Nell'Europa orientale questo ordinamento è in vigore ad esempio in Lituania, Ucraina e Romania.

Il termine e la nozione di semipresidenzialismo sono stati definiti per la prima volta da Maurice Duverger nel 1970[10]; tuttavia il termine era già stato impiegato, in un senso differente, da Hubert Beuve-Méry in un articolo pubblicato su Le Monde l'8 gennaio 1959[11]; una prima ricerca sui regimi semipresidenziali è pubblicata nel 1978[12] e poi riassunta nel 1980[13].

  1. ^ In Francia viene usato il termine régime per indicare una forma di governo, il termine ha un significato neutro, anche se nella lingua italiana ha assunto una connotazione piuttosto negativa.
  2. ^ Roberto Bin e Giovanni Pitruzzella, Diritto costituzionale, XXIII, Giappichelli, 2022, pp. 157-158, ISBN 9-788892-143494.
  3. ^ Maurice DuvergerLes régimes semi-présidentiels, 5-52.
  4. ^ Secondo un’altra visione, più dottrinale, la repubblica fu impropriamente definita tale, essendo i governi decisamente più ancorati alle dinamiche parlamentari per essere considerate semi-presidenziali, nonostante l’elezione diretta del capo dello Stato e dei suoi poteri, specie quelli emergenziali. Per questo motivo, il paese è stato definito da alcuni come una repubblica parlamentare con prevalenza del capo dello stato.
  5. ^ Fino alla revisione costituzionale del 2000.
  6. ^ a b c Anche se il presidente della Repubblica di Austria, Irlanda, Islanda e Portogallo è eletto direttamente dal popolo, egli non esercita realmente il potere e/o ha dei poteri limitati, di fatto quindi questi quattro paesi sono delle repubbliche parlamentari.
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore El-Pres
  8. ^ Anche se il presidente della Repubblica di Austria, Irlanda, Islanda e Portogallo è eletto direttamente dal popolo, egli non esercita realmente il potere e/o ha dei poteri limitati, di fatto quindi questi quattro paesi sono delle repubbliche parlamentari
  9. ^ http://www.guidaportogallo.net/informazioni/economia-societa/politica-portogallo.htm
  10. ^ Maurice DuvergerInstitutions politiques et droit constitutionnel
  11. ^ Hubert Beuve-MéryDe la dictature temporaire au régime semi-présidentiel
  12. ^ Maurice DuvergerÉchec au roi
  13. ^ Maurice DuvergerA new political system model: semi-presidential government

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