Ribellione

Disambiguazione – Se stai cercando il sollevamento estemporaneo e contingente di un popolo, vedi Rivolta.
Disambiguazione – Se stai cercando il ribaltamento, spesso violento, politico e sociale di un intero popolo, vedi Rivoluzione.
Disambiguazione – Se stai cercando il film del 1945, vedi Ribellione (film).
Salvatore Albano[1] - L'angelo ribelle

La ribellione è lo stato d'animo relativo a una condizione vissuta come estrema soggezione che, per la conseguente privazione della libertà, può divenire espressa reazione di rivolta di gruppi (ad esempio contro le forze dell'ordine) o rivoluzione, più estesa quest'ultima nell'attuazione e nelle conseguenze.

La ribellione può riguardare anche un atteggiamento di rifiuto di una docile obbedienza nei confronti di chi eserciti un'autorità (per esempio: genitoriale o militare (ammutinamento)).[2]

In ultimo la ribellione si può esprimere in un istintivo atteggiamento di protesta nei confronti di classi dominanti conservatrici o d'insofferenza della propria esistenza, vissuta così disperatamente da portare, ad esempio, al suicidio [3]

  1. ^ Scultore calabrese, nato ad Oppido Mamertina il 27 maggio 1839 (dizionario biografico Treccani)
  2. ^ Dizionario di italiano, Hoepli.it
  3. ^ Come accade ne I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe (1774) o nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo (1801) dove il protagonista si uccide, atto che è insieme liberazione dal dolore e ribellione contro la natura, che ha destinato l'uomo all'eterna infelicità.

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