Ribellione di Agua Prieta

Ribellione di Agua Prieta parte della rivoluzione messicana
Venustiano Carranza a Tetela de Ocampo, Puebla, il 17 maggio 1920, quattro giorni prima di essere assassinato. Questa è l'ultima foto conosciuta ritraente Carranza vivo.
Data	22 aprile - 21 maggio 1920
Luogo	Messico
Causa	Sfaldamento della fazione costituzionalista Candidatura da parte di Venustiano Carranza di Ignacio Bonillas a presidente del Messico Emanazione del Piano di Agua Prieta da parte di Álvaro Obregón, Plutarco Elías Calles e Adolfo de la Huerta
Esito	Vittoria dei militari ribelli Assassinio di Carranza il 21 maggio Nomina di de la Huerta a presidente ad interim Elezione di Obregón a presidente il 5 settembre Fine ufficiale della rivoluzione messicana
Schieramenti
Militari ribelli Fedeli a Venustiano Carranza
Comandanti
Álvaro Obregón Plutarco Elías Calles Adolfo de la Huerta Altri: Rodolfo Herrero Guadalupe Sánchez Pablo González Garza[1] Benjamín G. Hill Joaquín Amaro Enrique Estrada Francisco R. Serrano Fortunato Maycotte Rafael M. Pedrajo Jacinto B. Treviño Luis Sánchez Pontón Adalberto Tejeda Olivares Salvador Alvarado Fausto Topete Adolfo Ruiz Cortines Manuel Peláez Gildardo Magaña[2] Genovevo de la O[2] Supporto da: Pancho Villa Eulalio Gutiérrez Venustiano Carranza † Francisco Murguía Manuel M. Diéguez Manuel Aguirre Berlanga Francisco de Paula Mariel Francisco L. Urquizo Juan Barragán Rodríguez
Effettivi
Migliaia di soldati Poche centinaia di fedeli
Perdite
Carranza ucciso Comandanti fedeli arrestati
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Manuale

La ribellione di Agua Prieta (o rivoluzione di Agua Prieta), fu l'ultima campagna militare della rivoluzione messicana, organizzata dai generali Álvaro Obregón e Plutarco Elías Calles contro il presidente Venustiano Carranza nel 1920 e derivò dall'emanazione del manifesto rivoluzionario omonimo il 22 aprile dello stesso anno.