Ridda

Ridda (in arabo ردة? riddah) è un termine della lingua araba che significa "apostasia dall'Islam".

La riddah, secondo le interpretazioni date dalla maggioranza degli esegeti del Corano, è sanzionabile con la pena di morte: questa, per essere esplicitamente indicata nel testo sacro, è definita "hadd" (nel senso che Dio impone un "limite" all'operato umano). Altre pene che per lo più sono considerate meritevoli di morte sono l'omicidio di un musulmano e l'adulterio conclamato. L'apostata (murtadd), una volta catturato, ha di fronte a sé la scelta tra la morte e il pentimento con ritorno alla fede islamica.

A mitigare la severità della sanzione del testo sacro dei musulmani sono però i diversi dispositivi di applicazione della pena elaborati dalle scuole giuridiche islamiche (madhhab, pl. madhāhib), che possono prevedere una breve reclusione "di riflessione" o anche una reclusione a tempo non determinato.[1]

  1. ^ David Santillana, Istituzioni di diritto malikita, con riferimento anche al sistema sciafiita, 2 voll., Roma, Istituto per l'Oriente, 1926.

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