Rivoluzione arancione

Un nastro arancione, simbolo della rivoluzione arancione ucraina. I nastri sono simboli comuni di protesta non violenta.

Con rivoluzione arancione s'intende il movimento di protesta sorto in Ucraina all'indomani delle elezioni presidenziali del 21 novembre 2004, parte del più ampio fenomeno delle rivoluzioni colorate.

I primi risultati vedevano il delfino dell'ex presidente Leonid Kučma - Viktor Janukovyč - in vantaggio. Ma lo sfidante Viktor Juščenko contestò i risultati, denunciando brogli elettorali, e chiese ai suoi sostenitori di restare in piazza fino a che non fosse stata concessa la ripetizione della consultazione. Il nome deriva dal colore arancione, adottato da Juščenko e dai suoi sostenitori, e divenuto il tratto distintivo della "rivoluzione" pacifica. I partecipanti alle proteste brandivano sciarpe e striscioni arancioni, oppure nastri del medesimo colore.

A seguito delle proteste, la Corte Suprema ucraina invalidò il risultato elettorale e fissò nuove elezioni per il 26 dicembre. Questa volta ad uscirne vincitore fu proprio Juščenko, con il 52% dei voti contro il 44% del suo sfidante. Il nuovo presidente si insediò il 23 gennaio 2005. La rivoluzione arancione è anche nota come prima rivoluzione ucraina, per distinguerla dalla Rivoluzione ucraina del 2014 generata dalle proteste del movimento Euromaidan e dalla rivolta di Kiev, sempre contro Janukovyč.


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