La dottrina della rivoluzione permanente è una teoria marxista sulle dinamiche di trasformazione politico-sociale durante i processi rivoluzionari nei Paesi arretrati.
Sebbene essa sia strettamente associata a Lev Trockij, il richiamo alla rivoluzione permanente si trova per la prima volta negli scritti di Karl Marx e Friedrich Engels nell'immediato seguito del 1848 nelle loro direttive per il comitato centrale della Lega dei Comunisti.
La tesi venne fatta propria da Trockij a partire da un suo articolo del 1905 sul quotidiano rivoluzionario Iskra, ispirato da Aleksandr L'vovič Parvus che a sua volta conosceva un articolo di Franz Mehring sulla Neue Zeit di quello stesso anno.[1]
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