Romagna toscana | |
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Lingue | italiano, romagnolo |
La Romagna toscana[1] o Romagna fiorentina (Rumâgna tuschèna in romagnolo) è una regione storica dell'Italia, compresa nel versante adriatico dell'Appennino tosco-romagnolo, così chiamata perché geograficamente, linguisticamente e culturalmente romagnola, ma storicamente governata, dalla fine del Quattrocento, e fino al 1923, da Firenze.
La Romagna toscana "storica" comprendeva 15 comuni: Bagno di Romagna, Dovadola, Galeata, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Sorbano, Castrocaro e Terra del Sole, Tredozio, Verghereto, Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio.
Nel 1923 12 comuni della Romagna toscana, quelli del Circondario di Rocca San Casciano, sono stati distaccati dalla provincia di Firenze e aggregati alla provincia di Forlì[2] (oggi provincia di Forlì-Cesena). Tali comuni sono poi divenuti 11 a causa della soppressione del Comune di Sorbano, il cui territorio è stato inglobato nel comune di Sarsina.
I restanti 3 rimasero nella confinante provincia di Firenze (oggi città metropolitana di Firenze). Si tratta di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio. Oltre ad essi, fa parte della Romagna toscana il territorio situato a nord del Passo della Colla di Casaglia, dove nasce il fiume Lamone, facente parte del comune di Borgo San Lorenzo. Questi territori sono talvolta definiti impropriamente come alto Mugello.
Della Romagna fiorentina sono originari alcuni personaggi storici di rilievo, come il poeta Dino Campana, nato a Marradi, il generale dei Camaldolesi ed umanista Ambrogio Traversari, nato a Portico di Romagna, che fu anche il paese d'origine della famiglia Portinari, la famiglia della Beatrice di cui si innamorò Dante Alighieri.
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