Romanzo storico

Illustrazione da Waverley di Walter Scott (1814), considerato il capostipite del romanzo storico.

Il romanzo storico è un'opera narrativa ambientata in un'epoca passata, della quale si ricostruisce in maniera significativa l'atmosfera, gli usi, i costumi, la mentalità e la vita in generale, così da farli rivivere al lettore. Può contenere personaggi realmente esistiti, oppure una mescolanza di personaggi storici e di invenzione.

«Per essere ritenuto storico, un romanzo deve essere stato scritto almeno cinquanta anni dopo gli eventi descritti, o deve essere stato scritto da un autore che all'epoca di tali eventi non era ancora nato (e quindi ha dovuto documentarsi su di essi). Consideriamo storici anche i seguenti stili di romanzo: ucronico (come Fatherland di Robert Harris), pseudo-storico (come L'isola del giorno prima di Umberto Eco), fanta-storico (come la trilogia di re Artù di Bernard Cornwell) e multitemporale (come Le ore di Michael Cunningham).[1]»

Dal momento che presenta una parte di invenzione e una parte di realtà storica, quello del romanzo storico è un genere “ibrido”, se non costituisce addirittura un ossimoro letterario[2]. Lo statuto del genere si basa su una sorta di promessa implicita da parte dello scrittore: quella di limitare la propria libertà inventiva, sottoponendola al vincolo della verità storica. Il lettore sa di non trovarsi davanti a un trattato di storiografia, eppure non mancherà di chiedersi quanta parte di verità ci sia nei fatti narrati; per fruire dell'opera, dovrà scegliere di fidarsi della voce del suo autore.[3]

  1. ^ Historical Novel Society: Defining the Genre [collegamento interrotto], su historicalnovelsociety.org.
  2. ^ Historical Novel Society: The problem of truth in history and fiction
  3. ^ Margherita Ganeri, Il romanzo storico in Italia, Lecce, Manni, 1999, p. 42

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